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El Shaarawy Milan: il Faraone pronto a sfidare il suo passato rossonero

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Domenica prossima il Milan affronterà la Roma in campionato e ritroverà l’ex El Shaarawy, che è tornato decisivo in giallorosso

Domenica prossima il Milan si recherà all’Olimpico per affrontare la Roma in campionato. Per la squadra di Gennaro Gattuso si tratta di una sfida particolarmente importante in quanto i giallorossi sono tornati in corsa per il quarto posto e pareggiando con l’Atalanta si trovano ora a sole tre lunghezze di distanza. Prima della sfida con i bergamaschi, la formazione di Di Francesco arrivava da 4 vittorie consecutive. Il Milan è in salute nonostante i tanti problemi dovuti agli infortuni ma il match di domenica prossima resta fondamentale. Grande protagonista di questo scontro diretto potrebbe essere Stephan El Shaarawy, autore oggi del momentaneo 3 a 0. L’italo egiziano è tornato in campo dopo l’infortunio al bicipite femorale ed è stato subito decisivo.

El Shaarawy Milan: un amore incompreso ma ancora vivo

El Shaarawy è arrivato al Milan nel 2011 dal Padova in giovanissima età e con l’etichetta di futuro campione. Alla sua prima stagione in rossonero l’attaccante è letteralmente esploso segnando 16 gol in campionato e ottenendo il premio come giovane promessa della Serie A. Nei due anni successivi El Shaarawy gioca pochissimo a causa di una serie di importanti infortuni e nel 2015 si trasferisce al Monaco chiudendo la sua esperienza a Milanello con 27 reti in 102 presenze. L’addio al Milan non è stato di certo indolore per l’italo egiziano, accusato dai tifosi e da alcuni media di un comportamento non proprio professionale fuori dal campo, ma non ha mai mostrato disprezzo per il suo vecchio club. «Con la maglia del Milan addosso ho vissuto forse il periodo più complicato. Sono stato fermo tre mesi per un infortunio al piede, poi ho avuto una ricaduta e lo stop si è protratto per quasi un anno. – aveva detto il Faraone due anni fa – Il Milan è stato il coronamento di un sogno, vestire la maglia rossonera da tifoso è stato un desiderio che ho esaudito. Ho realizzato lì sia il mio primo gol in serie A che in Champions, traguardi davvero molto significativi della mia carriera che mi hanno aiutato a crescere come giocatore. Sarò sempre grato alla società del Milan, per questo motivo non esulterò se dovessi segnare».

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