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Cutrone, possibilità Toro e Atalanta: la voglia di Milan farà la differenza

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Cutrone ed il Milan, voglia di andare avanti oppure di cercare nuove possibilità che non mancano e bussano alla porta insieme

Cutrone, tempo di bilanci anche per lui, la stagione appena trascorsa verrà ricordata molto probabilmente più per la doppietta decisiva di Genova in coppa Italia che per tutto il resto, fatto di tante panchine e situazioni al limite. Sono giorni di rivoluzione in casa Milan, dal punto di vista dirigenziale e tecnico, il mercato però non si ferma, in entrata c’è grande attesa per capire chi sarà il prossimo tecnico al posto di Gattuso, in uscita invece iniziano a muoversi le prime pedine. Uno dei profili più seguiti resta quello di Patrick Cutrone, intorno al quale il Milan ora dovrà iniziare a fare scudo.

TORO MA NON SOLO- Cutrone, come detto, ha inciso meno rispetto all’anno scorso, realizzando solo 3 reti in 34 presenze in campionato (quasi tutte da subentrante), ma ha comunque diversi estimatori. In particolare, secondo quanto riportato da Tuttosport, il Torino l’avrebbe inserito nella lista degli obiettivi per rinforzare la rosa. Che il ragazzo piaccia molto da quelle parti non è una novità, già in passato si era palesata un’ipotesi di questo tipo. Secondo quanto riportato da ‘TuttoAtalanta.com‘, anche la ‘Dea‘ sarebbe interessata all’affare, c’è una rosa da rinforzare in vista Champions League, 25 milioni di euro per Cutrone si possono spendere, soprattutto considerando la possibile partenza di Zapata.

VOGLIA DI MILAN DETERMINANTE- Cutrone “vive” per il Milan e questo lo sappiamo, partendo da questo principio viene quasi automatico chiedersi quale potrebbe essere il suo pensiero in merito, ovvero se badare maggiormente agli aspetti professionali più che al cuore e alla maglia. Al Toro probabilmente giocherebbe l’Europa League (dipende dalla Uefa), all’Atalanta sicuramente giocherebbe la Champions, alla sua prima esperienza nella massima competizione europea. Inoltre a Bergamo potrebbe crescere da titolare ed affermarsi senza rischiare di perdersi come in questa stagione, sempre dietro nelle gerarchie di Gattuso.

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