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Cutrone, il Toro fa sul serio: Cairo lo vuole con Belotti

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Cutrone ed il Milan, una vita insieme ed ora le strade rischiano di separarsi per volere del Toro, interessato al giovane attaccante

Cutrone al centro del mercato rossonero in uscita, quella che all’inizio sembrava una remota possibilità da prendere molto con le pinze, si starebbe via via sempre concretizzando, tanto da assumere sembianze veritiere, alla luce di quanto accaduto dopo l’arrivo di Piatek. La mancanza d’Europa non ha giovato all’attaccante classe 98, così come la coppa Italia che si avvia alle battute finali. Dunque rimane solo il campionato come possibilità di affermarsi ma con un Piatek così diventa davvero complicato ritagliarsi un po’ di spazio, nonostante l’affetto di tutto il popolo rossonero.

IL TORINO IN TESTA- Nelle ultime settimane il pressing del Toro è cresciuto. I granata avrebbero chiesto maggiori informazioni, chiaramente di natura economica. La formula più gradita sarebbe il prestito con diritto di riscatto, anche se per il momento il Milan non sembrerebbe interessato a una trattativa di questo tipo. Troppo importante il suo apporto, Patrick è il presente e anche il futuro di questa società che intanto prende tempo, in attesa della prossima stagione, dove le occasioni torneranno a concedere alternanza con il polacco, compagno di reparto. Dunque il Toro, come detto, secondo quanto confermato da Tuttosport, vorrebbe regalarsi un altro attaccante per l’Europa, ovvero Cutrone, da far giocare in coppia con Belotti. Sempre secondo il quotidiano, gli altri due sogni dei granata sul mercato estivo sono l’ex juventino Pereyra (Watford) e Lazzari (Spal).

LOCATELLI AMARCORD- Di lui ha parlato anche l’amico Locatelli, raccontando un aneddoto molto particolare che li accomuna fin dai tempi delle giovanili: «L’amico assoluto è Patrick Cutrone. Arriviamo alla fine della stagione al Milan, io sarei dovuto passare in prima squadra e lui non sapeva nulla del proprio futuro. Ci salutiamo: piangendo. Andiamo addirittura in piazza Duomo, acquistiamo dall’ambulante quelle eliche di plastica che lanciamo da un balcone chiedendoci che ne sarà di noi. Una roba strappalacrime… Poi? Senza saperlo due giorni dopo ci vediamo in nazionale. Due matti…». 

 

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