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Condò applaude il Milan: «Allegri ha costruito un meccanismo che sa interpretare i momenti». Poi l’elogio a Maignan

Milan News 24

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Condò analizza la vittoria nel derby: dagli episodi favorevoli alla regia di Modric, ecco perché i rossoneri possono arrivare lontano

La vittoria nel Derby della Madonnina continua a essere oggetto di approfondite analisi da parte delle più prestigiose firme del giornalismo sportivo italiano. Sulle colonne del Corriere della Sera, il noto giornalista Paolo Condò ha dissezionato i novanta minuti di San Siro, offrendo una lettura lucida che va oltre il semplice tabellino finale. Secondo l’opinionista, il successo rossonero nasce da un confronto filosofico ben preciso tra le due compagini milanesi, un duello che ha visto prevalere il pragmatismo sulla voglia di strafare: il risultato è maturato sul copione di un’Inter ambiziosa contrapposta a un Milan umile, capace di soffrire e colpire.

Condò, l’analisi del Derby

L’analisi di Condò non nasconde il peso specifico della buona sorte e delle prodezze individuali nei momenti chiave. I nerazzurri possono recriminare sui due legni colpiti da Acerbi e Lautaro, ma dall’altra parte c’è stato il fattore determinante rappresentato dal portiere francese.

L’ANALISI DI CONDÒ«I due legni di Acerbi e Lautaro sommati al rigore parato dal portentoso Maignan a Calhanoglu (e siamo alla seconda prodezza decisiva dopo quella anti-Dybala) ci dicono che gli episodi hanno recitato un ruolo enorme». Mike Maignan, dunque, si conferma l’uomo della provvidenza, capace di ipnotizzare gli specialisti avversari (prima Dybala, ora l’ex Calhanoglu) e blindare il risultato.

Tuttavia, ridurre tutto agli episodi sarebbe riduttivo. Il vero capolavoro, secondo il giornalista, è il lavoro svolto da Massimiliano Allegri nella costruzione della squadra. Il tecnico livornese ha plasmato un gruppo che mescola la classe infinita di Luka Modric, descritto con l’immagine poetica dei “tempi sospesi”, alla duttilità tattica di un Alexis Saelemaekers definito “coltellino svizzero”, fino alla puntualità in area di un letale Christian Pulisic. La chiosa finale di Condò è un’investitura per il futuro del campionato: «Allegri ha costruito un meccanismo che sa interpretare i momenti del match, e questa è una forma di sensibilità collettiva che porta lontano».

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