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Milan, La Scala: «Perdita? Vendere giocatori per ottenere plusvalenza»

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Giuseppe La Scala presidente dei piccoli azionisti del Milan ha commentato così la situazione societaria al termine dell’assemblea

Giuseppe La Scala L’avvocato e presidente dei piccoli azionisti del Milan ha così parlato  a MilanNews.it al termine dell’assemblea dei piccoli azionisti tenutasi in mattinata a Casa Milan.

RIFINANZIAMENTO – «Tra i tanti rifinanziatori che in questi mesi sono stati consultati, attraverso tanti advisor, il rifinanziatore presentato da Bgb è quello che in questo momento ha l’offerta più interessante in questo momento, in tema di lunghezza, dell’operazione di tasso e delle garanzie. Questi signori hanno ottenuto 8 settimane, a partire da lunedì scorso, di trattativa esclusiva: in questo momento il Milan sta trattando il rifinanziamento, lo farà per il prossimo mese e mezzo soltanto con questo soggetto». 

NUOVI SOCI IN ARRIVO – «Non sono assolutamente emerse ipotesi. Ma io francamente non credo ci sia un dossier su tavoli di mercato tesi a ricercare nuovi soci per l’attuale cordata: sono ancora convinto che questa operazione sia complessa, che in Cina nasce e resta. Se Yonghong Li spunta con nuovi soci, spunta con nuovi soci probabilmente cinesi. Non immagino un fondo americano che si compra domani il 30% del Milan affiancandosi a Yonghong Li, semmai lo sostituisce e diventa un’altra cosa: non fa il socio di maggioranza. In questo momento c’è anche un po’ di riservatezza sulle questioni».

CESSIONE TOP PLAYER – «Abbiamo chiuso i primi mesi di questo esercizio facendo, invece che 8 milioni in meno, 17 +, perchè le plusvalenze della seconda parte della campagna acquisti che sta nel conto economico 17-18 sono state superiori alle aspettative. Non ce ne siamo praticamente accorti ma abbiamo fatti ricavi e utili di trimestre che peseranno in questo conto economico: quello che dovrebbe accadere, se il Milan manca di ricavi per bilanciare le perdite, è quello di dover vendere giocatori che fanno plusvalenza». 

SUL BREAK EVEN – «Con perdite modeste, parlando del break even, si arriverebbe al 2020 con un modesto utile: se non avessimo i ricavi che speriamo qualche giocatore dovremmo venderlo, ma chiaramente il riflesso è questo». 

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