HANNO DETTO

Ventola e il mercato del ’98: «Totti mi chiamava tutti i giorni e dissi no al Milan. Scelsi l’Inter per Ronaldo. Mandai a quel paese Vialli…»

Milan News 24

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Ventola, ex calciatore e oggi noto opinionista, ha rivelato un importante retroscena di mercato: nel 1998 disse no al Milan

Nicola Ventola, ex attaccante di Serie A e oggi popolare opinionista sportivo, ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera in una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Il racconto si è concentrato in particolare sull’estate del 1998, un periodo di mercato bollente che lo vide protagonista assoluto prima di approdare all’Inter.

L’attaccante nativo di Grumo Appula era all’epoca uno dei giovani più ambiti d’Europa, con una fila di club prestigiosi, sia italiani che esteri, pronti a contenderselo. Tra questi c’era anche il calciomercato Milan, ma la scelta finale ricadde sui cugini nerazzurri per un motivo ben preciso.

Ventola, il contratto uguale e la forza di Ronaldo

Ventola ha rivelato il backstage della sua decisione, sottolineando come la rivalità con la Roma fosse serrata e sentita: «Inter e Roma mi offrivano lo stesso ingaggio». Non solo, ma il capitano giallorosso Francesco Totti era in prima linea nel tentativo di convincerlo: «Totti mi chiamava tutti i giorni».

Nonostante la corte serrata della Roma, la bilancia pendeva in direzione nerazzurra per via del Fenomeno: «scelsi i nerazzurri per Ronaldo». La possibilità di giocare al fianco del calciatore più forte del mondo in quel momento fu l’ago della bilancia che fece pendere la scelta verso Milano, sponda Inter, nonostante la corte insistente anche del Milan e della Juventus.

Il Retroscena Con Gianluca Vialli E Il Chelsea

Il racconto di Ventola non è mancato di aneddoti divertenti, in particolare quello legato a Gianluca Vialli, che all’epoca era al Chelsea nel doppio ruolo di giocatore-allenatore. L’interessamento dei Blues era concreto, tanto da portare Luca a telefonare personalmente all’attaccante.

«Parlai pure con Milan, Juve, Monaco e con Vialli, che all’epoca era al Chelsea», ha ricordato Ventola. E qui arriva il siparietto: «Gianluca chiamò a casa, rispose mia madre, quando mi disse che c’era ‘“il signor Vialli’ al telefono risposi mandandolo a quel paese. Cavolo, era lui…». Un episodio che dimostra quanto l’attenzione del calcio mondiale fosse concentrata sul giovane attaccante pugliese in quell’indimenticabile estate del 1998.

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