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Tutte ‘vittorie di Pirro’

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Anche nel contesto della Coppa Italia il Milan di Mihajlovic non si è voluto smentire, tanto che all’Olimpico ha inscenato un’altra improvvisata sulla scia di tante altre mostrate in stagione. Salvo solo il risultato, come ammesso dal sergente a fine gara. La bella impressione l’ha lasciata l’Alessandria, con tutto il rispetto e l’ammirazione che si devono a una formazione che per arrivare dov’è ha buttato giù ostacoli di ogni target. Ma insomma, questo Milan sarebbe in grado di balbettare contro chiunque, e non è un caso che siano davvero contate le esibizioni in cui i rossoneri hanno portato a casa la palma di squadra migliore in campo. Paradossalmente ciò si è verificato pure in occasione dei match poi portati a casa. Contro il team di Gregucci un ringraziamento speciale va porto ad Antonelli, che prestazione top a parte, ha avuto l’istinto di tuffarsi in un corridoio che ha messo la difesa dei grigi in obbligo di doversi arrangiare in maniera frettolosa propiziando l’intervento maldestro di Morero. Si tratta così di un altro risultato bugiardo che nasconde falle profonde sparse un po’ in ogni reparto del Diavolo. Ieri per altro è balzata ancora (clamorosamente) all’occhio la totale mancanza di inventiva in un settore, il centrocampo, che senza Montolivo (il ché secondo qualcuno è tutto dire) vive di sole ‘trame palla a terra’. José Mauri e Poli non hanno fatto quanto qualcuno si auspicava, ma vero è che il rodaggio sia l’unica medicina buona per scuoterli dal torpore, e bene ha fatto Mihajlovic a buttarli nella mischia. Tasto (dolente) Balotelli: inutile ricordare che il ‘Balo-Milan 2.0’ rappresenta la sua ultima spiaggia. Noi l’abbiamo capito, ma lui? A preoccupare è la sua ormai celeberrima intermittenza, da cui Super Mario pare alquanto restio a separarsi.

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