Editoriali

Sliding doors, cosa sarebbe successo a Montella se Cutrone non avesse segnato?

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Cutrone con la sua rete è riuscito a salvare Montella dalla terza brutta figura stagionale, ma come sarebbe andata se il numero 63 non avesse realizzato il 3 a 2?

Menomale che c’è Cutrone. Novantesimo minuto di gioco, dal dischetto parte Elez che batte Donnarumma. Milan-Rijeka 2-2. Fermiamoci qui.
Dopo aver controllato la partita in lungo e in largo, tranne che per qualche episodio, il Milan all’85°minuto ha un blackout passando dal 2-0 al 2-2 in 5 minuti. Partiamo da questo: cosa sarebbe successo se Patrick Cutrone non avesse messo dentro quel pallone al minuto 94? Montella sarebbe stato cacciato su due piedi? Cerchiamo di analizzare.
BLACKOUT INGIUSTIFICATO – Della vittoria di ieri sera sia chiaro, rimangono solo i 3 punti e la reazione della squadra dopo il pareggio dei croati. Infatti nonostante la squadra vincesse 2-0, all’ottantesimo si è assistito a un calo di concentrazione preoccupante. Calo di concentrazione inammissibile per una squadra che punta a tornare in alto, soprattutto se l’avversario è come il Rijeka ovvero, modestissimo. E calo di concentrazione preoccupante soprattutto se si pensa ai prossimi incontri rossoneri: Roma e Derby della Madonnina. Per carità, può succedere nell’arco di una stagione di imbattersi in qualche partita no ma, vedendo la partita di ieri, i giocatori sembravano poco brillanti fisicamente tant’è che ieri nessun rossonero (ad esclusione degli attaccanti) è riuscito a effettuare un dribbling in velocità.
DIECI VITTORIE IN DODICI PARTITE, MA IL GIOCO? – Oltre alla condizione fisica, c’è anche un gioco che latita. I continui cambi dei titolari sembrano mandare in confusione i giocatori con la conseguenza che il gioco invece di migliorare, peggiora. Anzi non sembra esserci nemmeno un’idea di gioco. Dal canto suo però, Montella vede il bicchiere mezzo pieno. La squadra ha avuto uno scatto d’orgoglio ed è riuscita a vincere la partita. L’allenatore sembra ottimista in vista delle prossime partite e nonostante l’opaca prestazione, anche se si fosse pareggiato, Montella non sarebbe stato esonerato e lo sa pure lui. I veri banchi di prova infatti, saranno la partita contro la Roma di domenica e il derby contro l’ inter dopo la sosta e di questo, Vincenzo ne è consapevole. Però c’è da dire che Montella non è mai stato così lontano dal Milan come in questo momento.
ROMA E INTER I GIUDICI DI MONTELLA – La partita contro la Roma sarà come una sentenza per il tecnico: in caso di sconfitta (unita alla partita di ieri e alle altre due brutte figure rimediate in due settimane),quasi sicuramente si penserebbe a cambiare allenatore durante la pausa del campionato (leggi qui). Il timore di una brutta figura esiste, inutile nasconderlo. La vittoria di ieri non da gioia ai tifosi ma anzi alimenta tutte le paure possibili e mostra i punti deboli in vista dello scontro con la Roma, che se prima appariva complicato ecco che ora sembra abbastanza impossibile. Dunque, pareggio o vittoria non cambia nulla. I problemi ci sono e la partita di ieri li ha sottolineati ancor di più. Montella sarebbe rimasto comunque alla guida della squadra e i tifosi,lo stesso ne avrebbero chiesto la testa.
A mio parere, non c’è altro da fare se non sorridere per il primo posto nel girone, per il resto si può solo sperare. Sperare che il tecnico trovi velocemente la quadra e sperare in una stagione diversa rispetto a quelle appena passate.
di Francesco Maffia

 

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