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Da Shevchenko a Seedorf, Suso nella scia dei grandi tiratori del Milan

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Il gol di Suso non può passare inosservato per qualità, precisione e potenza del tiro che non ha lasciato alcuno scampo a Bizzarri

Magie milaniste. Il Corriere dello Sport in edicola oggi descrive così il gol di Suso che domenica ha ‘illuso’ il Milan. In questi ultimissimi anni se ne sono viste poche, ma sicuramente il gol dell’1-0 di Suso domenica scorsa a Udine merita di essere ricordato come una delle reti più spettacolari da collezionare su YouTube. Anche se, in realtà, rispetto a molte altre che hanno visto protagonisti gli eroi milanisti del trentennio berlusconiano, la prodezza di Suso ha fruttato solo un misero punticino. Lo spagnolo si è sbloccato in campionato dopo due mesi d’astinenza, confermando ancora una volta di essere uno degli ultimi colpacci di Galliani: pagato 200 mila euro dal Liverpool, ora vale 200 volte di più, in quanto Mirabelli gli ha apposto una clausola da 40 milioni, anche se molti (tifosi e non) la reputano una cifra inferiore al vero valore del calciatore, a maggior ragione se si osservano altre operazioni monstre – Coutinho al Barcellona per 160 milioni, giusto per citarne una – ufficializzate nel recente passato.

COME I GRANDI DEL PASSATO – Il missile terra-aria di Suso ha ricordato tante staffilate balistiche della storia rossonera. La gallery  è impreziosita da ben 12 Palloni d’Oro fra quelli acquisiti e creati (Shevchenko e Kakà) nella «factory» di Milanello. Fra i gol più spettacolari, incredibili e di difficile clonazione ci sono quelli di Ancelotti contro il Real Madrid nella semifinale di Coppa dei Campioni 1989, Shevchenko (2001-2002) che fulminò il già esperto Buffon – all’epoca il tecnico della Juventus Marcello Lippi a fine gara sminuì l’impresa dello Zar di Kiev dicendo che, in realtà, il suo tiro voleva essere un cross – ma anche Clarence Seedorf che fece definitivamente pentire l’Inter dello scambio di plusvalenze (20 milioni di euro) con Coco completando la rimonta nel derby del 2004 quando i nerazzurri, in vantaggio di 2 gol alla fine del primo tempo, furono «kappottati» nella ripresa puniti da una invenzione dell’olandese.

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