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Scaroni: «Gli stadi andrebbero aperti al cento per cento come in altri paesi»

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Scaroni ha parlato a Gazzetta dello sport della questione relativa agli stadi in relazione al possibile danno economico causato da chiusura

Scaroni ha parlato a Gazzetta dello sport della questione relativa agli stadi in relazione al possibile danno economico causato da chiusura.

COME IN ALTRI PAESI- «Io dico che vanno riaperti al 100%, come stanno facendo in Inghilterra, in Francia o in Spagna: penso che il green pass sia una garanzia sufficiente per poter accogliere tutti. Se poi, per un criterio di cautela, si sceglie di aprire soltanto al 50%, che come detto io considero largamente insufficiente, almeno deve essereun50% vero. Sappiamo invece che tenendo conto anche il famoso metro di distanziamento arriviamo forse al 25. È un discorso che ha già espresso con grande chiarezza il presidente Gravina insieme al presidente Dal Pino. Se non ci venisse concesso nemmeno quello, bisognerà intervenire sul terreno dei ristori. Del resto non si capisce perché non dobbiamo avere diritti che altri hanno. C’è poi un altro aspetto che mi sta molto a cuore: l’apertura degli stadi è un momento sociale, un momento in cui i giovani si ritrovano, finalmente. Gli stadi non possono essere semivuoti, perché il calcio non è fatto così».

OCCASIONE PER I GIOVANI- «Che sono la maggioranza dei tifosi e sono anche indietro sotto il profilo dei vaccini. Sono sicuro che possiamo esercitare un ruolo positivo in quel senso. Certo è che se poi un nostro sostenitore si vaccina per assistere agli incontri, ma la capienza non lo permette, tutto diventa ridicolo. Pensiamo alle partitone, alla fine saremmo costretti a lasciare fuori della gente anche se provvista di green pass».

POCO TEMPO- «Se vogliamo riaprire per gradi questofamoso50%,non solo deve essere vero, ma anche immediato. Al momento, visto questo stato di incertezza, siamo fermi sia sul fronte abbonamenti che su quello della biglietteria. Nel giro di pochi giorni dobbiamo
avere le idee chiare, al massimo entro la prossima settimana occorrerà capire come possiamo muoverci. Resta il fatto che anche con il 50% le perdite saranno importanti, per i grandi club ma anche per le piccole che ospitano grandi club. Il Milan incassa dallo stadio 40 milioni, capite bene quanto l’impatto sulle casse possa essere pesante…».

SCIOPERO LEGA- «Non è stata presentata alcuna proposta formale e quindi nulla è stato discusso. In ogni caso io su una possibile serrata resto perplesso».

UN APPELLO- «Il mio è un doppio appello. Al Governo perché si renda conto della situazione del calcio e accetti la proposta della scacchiera rendendo concreto il 50% della capienza previsto nel decreto in vista di una riapertura totale da fare il prima possibile. L’altro è agli italiani e ai giovani in particolare, perché si vaccinino al più presto in modo da abbassare i contagi e permettere che in breve tempo, numeri alla mano, questo 50% possa tornare finalmente al 100%. È una necessità assoluta».

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