Editoriali

Scambio Donnarumma-Bernardeschi: Milan non impari mai?

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L’idea rimbalzata nelle ultime ore dell’ennesimo scambio tra Juve e Milan pone un interrogativo: non sono bastate le esperienze precedenti?

Gli intrecci di mercato tra JuventusMilan risalgono alla notte dei tempi: è normale che due top team facciano affari di mercato, non è questo il punto. Però negli ultimi anni, con un rapporto di forze notevolmente sbilanciato in favore dei bianconeri, l’impressione che si sta avendo è che da Torino arrivino giocatori demotivati o che comunque non sono nelle condizioni di eccellere e che a Milano spesso ci si sia lasciati abbindolare dal nome altisonante.

Rimanendo agli ultimi anni, il Milan ha preso in principio Bonucci, quello che spostava gli equilibri, finendo per rispedirlo alla base dopo 12 mesi tutt’altro che eccelsiAl posto di Bonucci è arrivato il maxi scambio con Caldara Higuain; il primo ha collezionato la bellezza di due presenze in un anno e mezzo mentre l’altro se n’è andato dopo 6 mesi e non si sa quante crisi isteriche. Adesso sembra che sul piatto ci sia la proposta di uno scambio alla pari tra Donnarumma e Bernardeschi, cioè tra il giocatore con maggior valore di mercato in rosa ed uno dei tanti esuberi che a Torino non si è riuscito ad imporre (eccezion fatta per la partita con l’Atletico Madrid del marzo 2019, ndr). Un 21enne contro un 27enne il cui ruolo in campo ancora non si è stati in grado di definire con certezza. Ora, non abbiamo conferme sul fatto che davvero ci sia in piedi una trattativa e soprattutto se il Milan davvero potrebbe accettare uno scambio alla pari ma prevenire è meglio che curare e se il passato ci ha insegnato qualcosa, è che negli ultimi anni gli ‘affari’ con la Juve si son rivelati tutti dei clamorosi flop. E come dice il proverbio, uomo avvisato, mezzo salvato.

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