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San Siro Milan, Marotta non le manda a dire: «Anche Wembley è stato ricostruito, noi abbiamo un’esigenza precisa»

Milan News 24

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San Siro Milan, Marotta non le manda a dire: «Anche Wembley è stato ricostruito, noi abbiamo un’esigenza precisa». Le ultimissime notizie

Il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 per parlare del futuro dello stadio San Siro. Le sue parole sono state un duro attacco alla classe politica milanese, definita “conservatrice” e disconnessa dalle esigenze dell’innovazione.

Marotta ha sottolineato come la città di Milano, pur essendo un’eccellenza in Europa, stia correndo il rischio di diventare marginale nel panorama calcistico a causa della situazione dello stadio. “Non è più in grado di ospitare una finale di Champions, non sarà una delle città candidate ai prossimi Europei 2032,” ha affermato, evidenziando il divario con le altre metropoli europee. La causa di tutto ciò, secondo il presidente nerazzurro, è un dibattito politico che si trascina da troppo tempo.

L’idea è quella di un nuovo impianto, da costruire nelle adiacenze di San Siro, che sia moderno e funzionale, in grado di generare introiti ben superiori agli attuali 80 milioni di euro a stagione. Marotta ha citato l’esempio di Wembley, che è stato abbattuto e ricostruito, per ribadire la necessità di guardare al futuro.

Il progetto, ha tenuto a precisare il presidente, è frutto di investimenti privati di Inter e Milan, senza alcun costo per le casse pubbliche. Se le difficoltà burocratiche dovessero persistere, le due società potrebbero decidere di costruire lo stadio fuori dal Comune di Milano. La capienza prevista è di circa 71.500 posti, in linea con la media europea, e con l’obiettivo di garantire prezzi accessibili per i tifosi, pur implementando aree commerciali e sky box. Il messaggio è chiaro: lo stadio nuovo è una necessità impellente per non perdere competitività a livello internazionale.

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