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Ravezzani controcorrente su Leao: «Non è un fuoriclasse, va a corrente alternata. Loro due i veri top player del Milan»

Milan News 24

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Ravezzani, noto giornalista, ha espresso un giudizio assolutamente controcorrente su Rafael Leao: le dichiarazioni

Fabio Ravezzani, intervenuto sulla questione più discussa in casa Milan, ha ribadito la sua posizione critica su Rafael Leão, che non considera un fuoriclasse, ma solo un «buon giocatore» con un difetto insuperabile: la discontinuità.

Ravezzani ha interpretato diversamente i recenti problemi fisici: «Hanno trovato la scusa del dolore all’anca perchè sennò doveva dire che lo aveva sostituito perchè non aveva giocato bene».

Ravezzani: chi sono i veri fuoriclasse del Milan?

Il direttore contesta fermamente l’idea che Leão sia l’unico top player in rosa: «Non è vero che l’unico fuoriclasse che ha il Milan è Leao, il Milan ha giocatori più forti di Leao».

Ravezzani elenca i veri leader tecnici del Milan, attribuendo loro un valore superiore nel rispettivo ruolo: «uno è Modric, l’altro è Pulisic, secondo me Rabiot nel suo ruolo è più forte di Leao e Maignan nel suo ruolo è più forte di Leao». A supporto di questa tesi, ricorda che Leão «fa fatica a diventare titolare nel Portogallo».

Un giocatore «corpo morto»

Leão è definito un «ottimo giocatore che va a correnti alternate». Ravezzani sostiene che, dopo quattro anni e diversi allenatori (Pioli, Fonseca, Conceição e due CT in nazionale), il suo modus operandi è immutabile: «è stato così e resterà così».

Il suo contributo è legato al singolo momento: «se gli piglia lo schiribizzo fa un’azione straordinaria», ma «se non ha lo schiribizzo, e succede molto spesso, è quasi un corpo morto». Il suo monito ai tifosi è chiaro: «dico benvenga Leao nel Milan ma sbagliate a idolatrarlo».

Il Milan, conclude Ravezzani, ha ottenuto i punti decisivi in questo inizio stagione «senza Leao», grazie a «un grande Modric, un grande Pulisic che segna quanto Leao e c’è sempre, un grande Rabiot». Questi ultimi, in realtà, non sono i vice Leão, «quando in realtà è l’opposto».

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