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Raiola preoccupato dall’instabilità del Milan (non da Rangnick): il punto sui rinnovi

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Mino Raiola nutre stima nei confronti di Ralf Rangnick, l’uomo che gli ha permesso di lanciare nell’Olimpo del calcio Haaland

Altra rivoluzione alle porta in vista della prossima stagione in Casa Milan: Pioli, Maldini, Boban e Massara potrebbero saltare per lasciare spazio al nuovo progetto societario ideato da Ivan Gazidis che avrebbe nella figura di Ralf Rangnick il principale timoniere.

In questo clima instabile appare sempre più nebulosa la questione relativa ai rinnovi dei contratti più importanti come quelli dei giocatori attualmente sotto la tutela di Mino Raiola. Il super-procuratore sarebbe apparso stizzito dall’ennesima prova di instabilità progettuale data da Elliott ma al contempo non è deluso dal sempre più probabile arrivo di Rangnick, uomo di calcio che stima e grazie al quale ha potuto lanciare nell’olimpo del calcio Haaland.

Resta tuttavia da risolvere il nodo più importante, il rinnovo di Donnarumma: l’accordo con il Milan scadrà nel 2021 e l’estate prossima la necessità di trovare una soluzione (in un senso o nell’altro) diventerà ancora più ingente. I sei milioni percepiti da Gigio sono l’ostacolo più duro da superare, difficilmente Raiola accetterà meno soldi per il proprio assistito, e pertanto le chance di un rinnovo appaiono col passare del tempo sempre più esigue.

Bonaventura, in scadenza tra tre mesi, non verrà rinnovato e pertanto dal prossimo 30 giugno sarà libero di scegliere la prossima destinazione; ultimo ma non ultimo in ordine di importanza Zlatan Ibrahimovic: il Milan difficilmente potrà contare sul rinnovo automatico, visto la mancata qualificazione in Champions, ma rinvierà ogni tipo di discussione all’estate quando potrà confrontarsi con la nuova e definitiva nomenclatura dirigenziale.

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