Editoriali

Quando il Maestro viene esonerato e Padre Pioli diventa un eroe

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Dal tanto osannato Giampaolo alla “seconda scelta” Pioli, messo ai margini dalla trattativa con Ralf Rangnick

Le dichiarazioni di oggi di Marco Giampaolo sul Milan lasciano correre la mente indietro di qualche mese. L’allenatore della Sampdoria arriva a Milano con il soprannome di Maestro, prima di essere esonerato dopo poche disastrose partite alla guida dei rossoneri. Quasi nel silenzio generale veniva chiamato Stefano Pioli per sostituire il partente Giampaolo.

Luciano Spalletti era la prima scelta, ma il mancato accordo economico con l’Inter ha portato i rossoneri a virare su un “traghettatore”, altrimenti noto in ambito social (si legga “Gli Autogol”) come Padre Pioli. Con umiltà e dedizione al lavoro il buon Stefano ha passato le prime settimane da martire catalizzando su di sé tutte le problematiche del gruppo.

Dopo la pausa ha fatto i miracoli con una squadra dalla rosa non eccelsa, mentre la società ammiccava e trattava con Ralf Rangnick. Ora a distanza di diversi mesi Pioli si gode i complimenti degli addetti ai lavori, della dirigenza e dei tifosi che lentamente hanno imparato ad apprezzarlo.

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