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Pirlo, l’appello di Mancini crea discussione: che stoccata al calcio italiano!

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Andrea Pirlo interviene sulle parole di Roberto Mancini in merito alla crisi del calcio italiano, con un commento sincero quanto veritiero

Settimana importante per la nazionale azzurra, al via la Nations League con le prime due gare contro Polonia e Portogallo. Roberto Mancini da Coverciano parte subito forte, usando parole e tematiche destinate ad arrivare lontano: «Mai così pochi italiani in campo, è il momento più basso, ma spesso gli italiani in panchina sono meglio di chi è titolare in certi club. C’è bisogno che giochino, specie i giovani, ci vuole più coraggio. Speriamo che con il tempo abbiano più spazio». Stessi concetti espressi da Mancini anche alla Domenica sportiva: «ho visto tante partite ma pochi italiani in campo, è un problema. Ho chiamato Zaniolo anche se non ha giocato mai in A perchè è un Under 19, è stato finalista agli Europei e ha qualità: a 19 anni si deve giocare nella massima serie, serve più coraggio, anche in futuro faremo convocazioni allargate per conoscere anche altri giovani’».

ANCHE PIRLO CATEGORICO- Intervistato da Repubblica, Andrea Pirlo risponde in qualche modo all’appello lanciato da Mancini in base a quanto sopra riportato: «Il coraggio non è mai stata una dote degli allenatori italiani: spesso hanno preferito dosare il minutaggio degli italiani. Difficile che un 18enne tolga il posto ad uno di 28-30 anni. I settori giovanili dei club sono in crisi. Molte società fanno fatica ad investire sulle prime squadre, figuriamoci sul settore giovanile. Così nascono situazioni inadatte alla crescita. Nei club con disponibilità economiche come AtalantaJuve e Inter i settori giovanili funzionano bene».

Parole dure quanto sincere quelle di Pirlo che in un certo senso fanno male proprio per la verità nuda e cruda delle parole dell’ex Milan. Pirlo non usa mezze misure per indicare il problema, soprattutto nei confronti dei tecnici italiani, chiamati in causa proprio per sottolineare il problema. Ad ogni modo è giusto ricordare che fu proprio Mancini ai tempi dell’Inter a schierare una formazione senza nemmeno un italiano nell’undici titolare.

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