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Pioli a Milan Tv: «Vogliamo consolidarci, non ci fermeremo»

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Stefano Pioli ha rilasciato dal ritiro di Dubai una lunga intervista ai canali ufficiali del Milan, parlando dei prossimi impegni

Stefano Pioli ha rilasciato dal ritiro di Dubai una lunga intervista ai canali ufficiali del Milan, parlando dei prossimi impegni:

Sul ritiro: «Questo momento per allenarsi e stare insieme è stato un’occasione per ritrovarci dopo una sosta di 17-18 giorni. Stiamo lavorando bene, consapevoli di quello che ci aspetterà nel nuovo anno, siamo molto concentrati e attenti nel curare un po’ tutte le situazioni perché nel mese di Gennaio avremo tanti appuntamenti importanti ed è vero che con questo ritiro chiudiamo un 2022 molto importante, ma non vogliamo fermarci perché la stagione ci deve vedere protagonisti su molti fronti»

Sulla Champions League: «Un obiettivo che sentiamo, molto motivante e stimolante, chiaramente difficile ma è così per chi raggiunge questi livelli. C’è ancora tempo prima di affrontare il Tottenham, adesso è bene concludere questa preparazione con grande attenzione e lucidità. Giocheremo tra di noi il 23 e il 30 ad Eindhoven per affinare la preparazione e presentarsi nel miglior modo possibile alla trasferta di Salerno perché sappiamo tutti quanto sarà importante riprendere col piede giusto il campionato»

Su come vede la prossima parte di stagione: «Vedo tutte le possibilità di essere competitivi ad alto livello, abbiamo vinto lo Scudetto, abbiamo capito quanto è bello vincere ma anche quanto si deve lavorare per arrivare a queste vittorie, abbiamo una consapevolezzza diversa, abbiamo la volontà e la determinzaione di cercare di migliorare il nostro livello di gioco e di performance, sia a livello individuale che di squadra. Abbiamo lavorato bene a Milanello, poi anche qua; le amichevoli che abbiamo fatto, di alto livello e con avversari più pronti, ci hanno già dato ritmo e indicazioni sulle quali stiamo lavorando: abbiamo un focus su un paio di situazioni tattiche precise. Ci dobbiamo far trovare pronti per il 4 Gennaio»

Sulla gita nel deserto: «Dobbiamo essere consapevoli di quello che siamo riusciti a creare e ci dobbiamo sentire responsabili nel cercare di consolidare ancora di più quello che significa lavorare insieme, rappresentare un club così importante e stare uniti. Sono molto attento alle dichiarazioni che stanno facendo i miei giocatori e sono in quella direzione lì: se sta male uno stiamo male tutti e cerchiamo di aiutarlo tutti, questo deve essere il nostro vivere e la nostra quotidianità. Ognuno di noi si deve sentire responsabile affinché questa cosa possa continuare e crescere»

Se gli sarebbe piaciuto giocare in questo Milan: «Si, è bello vederli. Abbiamo un gruppo che più variegato non si potrebbe, da ogni parte del mondo e di culture diverse. Vederli così compatti, vogliosi di aiutarsi e di collaborare. Dobbiamo essere consapevoli della fortuna che abbiamo, anche se forse non è stata fortuna ma è stato l’ambiente a portarci a questo livello, ma non capita tanto di trovare un certo ambiente, sia da giocatore che da allenatore. Dobbiamo continuare per lavorare bene»

Su come si trova: «Questa esperienza la sto vivendo con grande entusiasmo e passione: al mattino non vedo l’ora di svegliarmi ed andare al campo coi miei giocatori. Creod che questo entusiamo sia molto importante. Se mi sento un allenatore giovane? Si, ma devi essere con tutti i ragazzi che alleniamo, mi sento molto vicino a loro e mi aiuta a dare il meglio»

Sulla sosta: «Strana sì, ma sono stati più strani i giorni di vacanza: non siamo abituati a stare a casa senza far niente in questo periodo. A me piacevano più le situazioni di prima: lavorare durante fino a Natale e poi c’era la sosta di un paio di settimane. Abbiamo cercato di affrontarla nel miglior modo possibile. Ovvio che per chi è stato al Mondiali va visto lo sviluppo e la condizione: al momento sono tornati tutti bene, aspettiamo solo Leao, Oli e Theo»

Su Theo e Giroud: «Tifavo per loro. Hanno lavorato tanto, hanno fatto un grandissimo torneo con grandi prestazioni e dimostrando di essere grandissimi giocatori, cosa che noi sapevamo. Poi quando arrivi lì… le finali sono finali, ma torneranno carichi e motivati e consapevoli di aver dimostrato a pieno le loro qualità»

Su Mihajlovic e Sconcerti: «Sono state notizie chiaramente difficili da apprendere e da accettare. Sinisa ha dimostrato a tutti cosa significa avere coraggio e temperamento nell’affrontare una malattia così grave. Tutte le testimonianze di affetto e stima rappresentano il vero valore che aveva, un uomo diretto, corretto e coerente; l’affetto che c’è in questi giorni sottolineano il valore della sua persona. Sconcerti era un gran professionista e faceva tutto con grande passione, aveva una passione per il calcio smisurata. La sua professionalità gli ha permesso di essere un giornalista di altissimo livello»

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