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Pioli a Dazn: «Non siamo stati inferiori alla Juve neanche in 10 contro 11! Thiaw? Non doveva andare in anticipo»

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Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha parlato a Dazn dopo il match contro la Juve. Queste le sue dichiarazioni

Stefano Pioli a Dazn dopo Milan Juve.

COSA HA DETTO ALLA SQUADRA «Non ho detto niente alla squadra, non parlo dopo le partite. C’è troppa tensione, c’era delusione. Non era il risultato che volevamo, che speravamo. Abbiamo fatto una buona partita in 11, anche in 10, non siamo stati inferiori neanche in inferiorità numerica».

TOGLIERE PULISIC DOPO IL ROSSO A THIAW «Ho fatto la scelta di avere inferiorità in avanti, facendo lavorare Leao e Giroud con i difensori della Juve e far lavorare l’assetto difensivo provato in settimana. Con la speranza che gli inserimenti di Musah e Reijnders ci avrebbero dato qualcosa. Non abbiamo concesso grandi occasioni alla Juve, con maggiore attenzione si poteva portare a casa un risultato positivo».

WEAH – «Ci aspettavamo un po’ di più Weah su Leao e meno Gatti, ma ha fatto tanti falli… C’è il regolamento che dice che se commetti falli ripetuti scatta l’ammonizione. È arrivata dopo 22. Abbiamo fatto la nostra partita, dovevamo riempire di più l’area con Reijnders e Musah. Fino all’espulsione abbiamo fatto ciò che dovevamo fare. Anche in 10 abbiamo dimostrato di star bene in campo e di non essere inferiori».

THIAW – «Doveva temporeggiare, non andare in anticipo, abbiamo anche sbagliato la posizione del terzino. Dovevamo stringere, forse a quel punto non sarebbe stato rosso. Ma è stato anche sfortunato, è scivolato».

JOVIC – «È entrato bene, la condizione sta migliorando, ha giocato bene i palloni avuti. Anche Okafor sa farlo, ma quando c’è da tenere su il pallone Jovic è più adatto».

KO CHE TOGLIE CONSAPEVOLEZZA «Non ci toglie nulla, non siamo superficiali nel valutare le cose positive e negative. Se riuscissimo a fare come dopo il derby, con tutte quelle vittorie di fila, ben venga anche una giornata di storta. La squadra è consapevole delle proprie qualità, il cammino è giusto».

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