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Pancaro: «Ho il cuore diviso. Un consiglio per Maldini»

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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Pippo Pancaro, ex difensore di Lazio e Milan, ha così parlato del match in programma lunedì all’Olimpico

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Pippo Pancaro, ex difensore di Lazio e Milan, ha così parlato del match in programma lunedì all’Olimpico: «Ci sono cinque squadre in tre posti: oltre a loro dico Juve, Atalanta e Napoli. Escludo la Roma, a meno di colpi di scena credo sia fuori. Per il Milan sarebbe una beffa non andare in Champions dopo il grande campionato disputato. È stato in testa per mesi, se lo meriterebbe».

ANEDDOTI SU INZAGHI – «Mi viene in mente il rigore calciato contro la Reggina. ‘Simo’ provò con il cucchiaio, ma lo sbagliò in malo modo. Mancini, in panchina, divenne una iena. In effetti non è una storia simpatica, ma dopo più di vent’anni è giusto ricordarla col sorriso. Carriera alla Ferguson? Sarebbe una favola, perché no? In Italia dopo qualche anno di solito si va via, ma lui è un’eccezione. Ha due figli nati a Roma, entrambi laziali e legati alla città. Sono vent’anni che entra a Formello e centra sempre gli obiettivi. Inoltre ha vinto parecchio. E nei momenti più duri ha tenuto a galla la squadra».

SU PIOLI E IL MILAN – «Lo diranno il tempo e i risultati. È stato bravo a creare empatia con l’ambiente Milan, il merito è suo, ma in piazze come questa devi vincere. Il rinnovo di Zlatan è stato fondamentale. La squadra ha bisogno di lui, quando non c’è è un altro Milan. Si è visto con il Sassuolo. Riguardo a Paolo, invece, dico che il calcio ha bisogno di persone come lui. La Champions sarebbe il premio per il suo gran lavoro».

SUPERLEGA – «Per fortuna non se n’è fatto nulla. Non si possono uccidere i sogni o tranciare di netto la meritocrazia, l’impegno, il lavoro. Ciò che ha detto Paolo, in diretta e davanti a tutti, gli fa onore. Si è dimostrato un grande uomo».

DONNARUMMA – «Certo, tra i pali saresti a posto per 15 anni. Parliamo di un top player mondiale. E a proposito di mercato, riscatterei anche Tomori».

THEO HERNANDEZ – «Può diventare uno dei più forti del mondo. Ha corsa, tecnica, sulla fascia è un treno. Va dritto e non si ferma. Un fenomeno».

PUNTI DI FORZA – «In mezzo. Con Luis Alberto e Milinkovic in forma è un’altra Lazio. Il serbo risolve partite sporche con la sua fisicità».

PRONOSTICO – «Non potrei mai, il mio cuore è diviso”.

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