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Nazionale, Buffon lascia in diretta ed apre a Donnarumma

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Il tempo è tiranno come disse anche Totti nel giorno del suo ritiro, Buffon lascia la nazionale ad un altro Gigi

Resteranno nella storia le pesanti lacrime di Buffon al termine dell’incontro con la Svezia, una resa amara, un mondiale sfumato e la tristezza infinita per la delusione inferta a tutto il popolo italiano. Tanto esprime il volto di Buffon, sempre dignitoso e forte davanti alle telecamere al termine di una sconfitta così pesante, come era già successo dopo la finale di Champions persa con il Real Madrid.

BUFFON UNA LEGGENDA- Buffon lascia nel peggiore dei modi ma riesce comunque a parlare da campione, da uomo e da sportivo: «Abbiamo fallito un qualcosa che a livello sociale poteva essere molto importante. Questo è l’unico rammarico che ho, non ho rammarichi personali. Il tempo passa, è tiranno ed è giusto che sia così. Dispiace che la mia ultima partita ufficiale coincida con una non qualificazione ai Mondiali».

PASSAGGIO DI CONSEGNE- «Lascio una Nazionale di giovani forti che faranno parlare di loro, compresi Donnarumma e Perin che non mi faranno rimpiangere».

Buffon e l’abbraccio in lacrime con Donnarumma, a San Siro dopo Italia-Svezia, resterà l’immagine del passaggio storico di consegne tra due grandi portieri, uno che ha vinto tutto nella sua carriera, l’altro che si appresta a farlo. In Russia gli azzurri non ci saranno, fa male, risuona come un colpo che lascia storditi. Una nota positiva nella serata di ieri tuttavia c’è stata: la panchina. Sono tanti i giovani di prospettiva che se condotti bene possono riportare la nazionale italiana dove merita, esattamente come nel 2006.

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