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Morace: «Calciofemminile? Serve maggior sviluppo»

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Carolina Morace, ex allenatrice del Milan Femminile, ed ex giocatrice, ha parlato durante il corso di formazione Politiche Strategiche a Roma

Carolina Morace, ex allenatrice del Milan Femminile, ed ex giocatrice, ha parlato durante il corso di formazione Politiche Strategiche a Roma:

«È un gioco in espansione, ma per poter ottenere qualche altro risultato importante serve ancora maggior sviluppo, senza affidarsi alla casualità, perché il caso – e lo abbiamo visto – non esiste. Negli ultimi anni sono emerse tante ragazze giovani, non sono ancora esplose, ma ce ne sono alcune che possono arrivare, e anni fa non succedeva: il professionismo è stato un buon passo, ma servono poi anche dei main sponsor come accade in Inghilterra, Paese che, come altri europei, è maggiormente scelto da calciatrici importanti, perché comunque gli sponsor fanno la differenza: ti permettono di offrire qualcosa in più. Poi si può pensare ai diritti tv, ma anche in questo caso: la RAI non ha i diritti del calcio maschile, non sarebbe stato il caso acquistasse quelli del femminile?»

OBIETTIVO – «All’Europeo è vero che la Francia era molto più forte, ma secondo me l’Italia è stata condizionata anche dagli stadi pieni: se giochi con 3mila, 5mila persone, non è come giocare come con 50mila. Oggi reputiamo un traguardo avere alle gare del femminile 5mila persone, ma non è proprio nulla, quelle c’erano quando giocavo io, ed era molti anni fa. Iniziamo a porci come obiettivo, con sforzo, almeno 20mila presenti allo stadio»

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