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MONTELLA: “Stiamo attraversando un momento difficile a livello mentale. SUSO e DEULOFEU? Mi aspetto di più da loro”

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Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del big match di domenica sera tra il suo Milan e la Roma, Vincenzo Montella ha così risposto alle domande dei giornalisti presenti a Milanello: 

“Veniamo da due pessimi risultati, dobbiamo prenderci i punti in queste due gare.  Lo posso dire pubblicamente, soffriamo le squadre compatte che si chiudono. A livello di caratteristiche possono esprimersi meglio con squadre lunghe. Contro Empoli e Crotone è più difficile aspettare nella propria metà campo. Vorrei che la squadra non pensasse al passato, a quello che è successo nella scorsa stagione. Sono molto contento dell’andamento delle ultime settimane, i risultati non lo confermano ma abbiamo alzato il livello. Mi auguro che queste caratteristiche le trasmettano in campo”.

Sulla sfida con la Roma: “Mi aspetto una squadra ferita dal derby, hanno giocatori di grande personalità e qualità. Gara molto difficile, stanno lottando per il secondo posto, ci vuole un pizzico di rabbia in più. Serve un Milan migliore rispetto all’andata, tornammo a casa con zero punti”.

Sulle difficoltà di fase realizzativa dei propri attaccanti: “Siamo al di sotto nella media realizzativa rispetto a quanto creiamo per entrare in Europa, Questo ci è mancato, stiamo lavorando su questo. Stiamo lavorando sulla testa dei giocatori, sulla rabbia, dobbiamo pensare più al gol. Lapadula? Devo dire che la condizione fisica sua è cresciuta tantissimo rispetto a gennaio. Il tipo di partite che mi aspettavo ha inciso”.

Sui pochi punti totalizzati rispetto al girone d’andata: “Probabilmente abbiamo fatto qualcosa in più all’andata, meno al ritorno, rispetto al valore della squadra. Bonaventura e Abate sono due assenze importanti, la corsia di destra era un punto di forza. Abate era una ex ala, non abbiamo giocatori con le sue caratteristiche. Sono cose che capitano”.

Sulle parole di Maldini riguardo i suoi dubbi sulla bontà del nuovo progetto cinese: “Ho grande rispetto per Paolo, negli anni si è creato un rapporto. Non posso commentare le sensazioni di un grande campione quando non è all’interno, So che c’è un piano economico importante, il management lavora 20 ore al giorno. Si sta lavorando, si sta provando a costruire”.

Sul caso Muntari e il razzismo “Penso che in campo sia stato tutto legittimo, l’arbitro, con dispiacere, ha applicato il regolamento. La corte d’Appello ha messo in primis il diritto dell’uomo primo che del calciatore. Dovremo vivere questo sporto come divertimento”.

Sul suo amico Francesco Totti: “E’ nato un bel rapporto nel tempo. Andiamo molto d’accordo, perchè non ci sentiamo mai. Ci vediamo spesso perchè le nostre mogli si vedono. C’è grande stima e rispetto. Non so se sia la sua ultima partita a San Siro. Ha fatto grandi cose a San Siro, quindi mi auguro che non giochi. Ha fatto la storia della Roma e del calcio italiano. Gli auguro di fare la miglior scelta possibile con la massima serenità”.

Sulle condizioni fisiche della squadra: “Stanno bene tutti fisicamente, in base ai dati di Milan Lab. Molto spesso un calo fisico è un calo mentale. Bacca? Sta bene, devo fare una scelta di volta in volta. Si sta allenando bene, anche se viene da due partite dove non ha giocato, Non credo che possa subire qualcosa a livello mentale”.

Sulla fiducia della società: “Io sono molto sereno, so come vanno le questioni di calcio. Ho un contratto in essere, sento la stima dal primo giorno e quotidianamente. Questo rafforza anche il gruppo, perchè se non fosse certo del proprio allenatore qualcosa probabilmente perderebbe. I calciatori non hanno alibi, anche in questo caso. Possono e devono esprimersi al meglio”.

Su Suso e Deulofeu: “Mi aspetto più da loro in questo momento”.

Su un possibile futuro alla Roma: “Io li ho già allenati, abbiamo vinto un derby con Totti in campo, Magari con la stadio nuovo…”.

Sulla lotta all’Europa: “Siamo un po’ calati tutti, perchè abbiamo spinto tanto. La seconda parte dell’Europa League è molto spesso al livello della serie A ed è vicina a livello della Champions League a livello tecnico-tattico. Ti da la possibilità, vincendola, di arrivare in Champions. Se i giocatori non hanno questa ambizione possono cambiare lavoro”.

Su Spalletti: “L’ho detto più di una volta il mio pensiero su di lui. Molto attento all’aspetto tattico, riesce a cambiare in corsa. Devi stare molto attento con lui perchè può cambiare a gara in corso”.

Su De Sciglio: “E’ molto stimato dalla parte tecnica e dalla società, il ragazzo lo sa. E’ molto sensibile e professionista, io mi aspetto che il pubblico possa incitare sempre tutti, compreso l’allenatore. Quando un giocatore viene fischiato, mi sento fischiato anche io. Mi auguro ci sia una tregua, è un patrimonio della società. A fine stagione decideremo il suo futuro, laddove dovesse giocare chiedo al pubblico di sostenerlo. Capitano? Dipende da chi è più stimato dal gruppo. Donnarumma è un bambino, non mi piace il portiere capitano perchè è lontano dall’azione”.

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