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100 milioni per un attaccante? Meglio rifare la squadra

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Vincenzo Montella si ritrova in mano una squadra di qualità grazie al grande calciomercato di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli

Il Milan, numeri alla mano, nell’ultima sessione estiva di mercato ha avuto a disposizione un budget di circa 230 milioni. Negli ultimi giorni diversi opinionisti hanno criticato l’operato della dirigenza rossonera perché non ha regalato a Vincenzo Montella il tanto sognato attaccante. La scelta di Fassone e Mirabelli, al contrario, è stata saggia e più che comprensibile. Per acquistare Andrea Belotti  erano necessari circa 100 milioni di euro; stesso discorso per Pierre-Emerick Aubameyang, già ventottenne, per il quale tra ingaggio e cartellino bisognava spendere più di un centone. Basti pensare al milionario passaggio di Ousmane Dembelé dal Borussia Dortmund al Barcellona per una cifra complessiva, bonus compresi, di circa 150 milioni. Davvero il Milan doveva investire quasi la metà del proprio budget per un singolo giocatore? Facciamo un’ipotesi. Immaginiamoci la maglia rossonera numero 7 sulle spalle del Gallo che va a ruba nello store di Casa Milan. Bene, ci brillano già gli occhi. Ora però facciamo anche due calcoli. Vanno sottratti 100 milioni dal calciomercato del Milan, cioè vanno cancellati dalla rosa Bonucci, Kalinic, Rodriguez e Biglia o, se preferite, Conti, Kessié, André Silva e Borini  oppure Musacchio, Rodriguez, Calhanoglu, Conti e Biglia. In altri termini ci troveremmo di fronte ad una formazione con Belotti o Aubameyang davanti e Abate e De Sciglio come terzini, magari senza Kessié a centrocampo oppure con Montolivo in regia come nelle ultime stagioni. Senza dimenticare che numericamente il Milan avrebbe 4 giocatori in meno e quindi molte meno soluzioni. L’arrivo di un grande attaccante avrebbe quasi sicuramente escluso Bonucci con tutte le conseguenze del caso. L’alternativa in panchina a Belotti sarebbe stata Lapadula e il modulo di riferimento sarebbe stato forzatamente per tutta la stagione il 4-3-3. Io non credo che i tifosi milanisti volessero vedere per un’altra stagione i cross dritti in curva, l’assenza di esperienza e carisma in squadra, la mancanza di un playmaker e di un interditore di centrocampo. Sarebbe stato come mettere Cristiano Ronaldo al fianco Zuculini e Cerci. Fassone e Mirabelli hanno fatto la scelta più difficile rifacendo la squadra da zero ecercando di dare un futuro alla rosa. Se e quando arriverà il momento giusto, e tutti ce lo auguriamo, al Milan arriveranno solo ed esclusivamente top player. Ma, come sussurra Dijimon Honsou nel finale de “Il gladiatore”, non ancora…non ancora.

 

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