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Milan, stagione fallita? Colpa degli attaccanti

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Si sta chiudendo a Milanello una stagione che ha ancora il sapore del fallimento. Tra i tanti problemi, spicca l’inefficienza del reparto offensivo

Dopo una stagione che comunque vada sarà al di sotto delle aspettative, a casa Milan ci si interroga sui motivi di tale disfatta. Tra le principali cause del tracollo rossonero c’è la mancanza di un bomber, un giocatore da 15-20 goal a campionato, capace di concretizzare al meglio le occasioni in area di rigore avversaria. L’attacco del Diavolo infatti, quest’anno, ha collezionato infatti solamente 14 reti spartite tra 3 giocatori: Cutrone, Kalinic, Andre Silva. Gli ultimi due, pagati fior di milioni dalla dirigenza durante la scorsa sessione di calciomercato, hanno deluso ogni tipo di aspettativa, e il loro addio al termine della stagione è più che un’ipotesi. Per quanto riguarda Cutrone, al debutto in prima squadra da titolare, i suoi 7 gol e le sue spesso positive prestazioni hanno colpito i tifosi rossoneri, ma la sensazione è che serva qualcos’altro per un salto di qualità.

A salvare speso le prestazioni dei rossoneri ci hanno infatti pensato i centrocampisti, Bonaventura e Calhanoglu su tutti. Ricordiamo che il numero 5 rossonero, tra l’altro, è il capocannoniere della squadra insieme a Cutrone. In un campionato che vede ogni top team sfoggiare al centro del reparto offensivo la propria punta di diamante, è facile intuire che il fallimento rossonero di questa stagione sia proprio dovuto all’insuccesso degli attaccanti di Milanello.

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