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Milan, serve un capro espiatorio: l’errore di Donnarumma conta più degli altri

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Ci risiamo, dopo l’errore di domenica sera Donnarumma torna a far parlare di se come un vero e proprio capro espiatorio

Si stava riprendendo Donnarumma, stava riprendendo se stesso e una squadra che tra la passata stagione e quella attuale non riesce a trovare pace. Aveva pure ritrovato la nazionale con una buona prestazione contro la Polonia. Poi arriva il Derby, la partita forse più importante fino a questo momento, lui gioca bene, mostra sicurezza, compie qualche intervento importante ma all’ultimo commette un errore, quello decisivo, quello che scagiona il resto della squadra da una partita vergognosa. Si perchè non importa che Icardi stesse attaccando Musacchio e Abate alle spalle e non importa nemmeno che Romagnoli (fuori posizione per coprire un ritardo di Rodriguez) andasse a chiudere su Vecino con troppa leggerezza permettendogli di crossare addirittura senza guardare l’area di rigore. Tutto questo non conta se in porta hai Donnarumma, colui che ormai si prende ogni responsabilità togliendo quintali di peso ad una prestazione da fischi. Molto probabilmente con il Betis giocherà Reina ma questo già lo sapevamo, al di là della prestazione di Gigio nel Derby.

IL PASSATO NON SI DIMENTICA- Sui social, oltre alle parodie sul gol di Icardi, i commenti sul rendimento del portiere sono decisamente pesanti. Il passato purtroppo non è ancora passato e allora basta un attimo per far riaffiorare questioni che sembravano sepolte con l’avvento della nuova società. In primis la diatriba dell’estate 2017, il caso Raiola e l’esame di maturità rimandato di un anno.  L’ultima estate, quella appena trascorsa, sembrava aver restituito fiducia al ragazzo e ai tifosi nei suoi confronti,  c’era tutto per lasciarsi alle spalle il disastro della stagione precedente, quella finale di Coppa Italia da notti insonne contro la Juve e altre imprecisioni in campionato. C’è da dire anche, come è giusto che sia che in questo momento c’è un po’ di legittimo scoramento nei tifosi rossoneri, soprattutto al termine di un Derby praticamente neanche giocato. Prendersela con Gattuso è più che legittimo ma attaccare Donnarumma appare proprio come un bisogno frustrante di trovare un capro espiatorio, dimenticando le responsabilità degli altri.

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