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Milan, retroscena Eriksen: «I rossoneri lo chiamarono per un provino»

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Intervistati dalla Gazzetta dello Sport, il primo presidente ed allenatore di Eriksen rivelano un intreccio di mercato con il Milan

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Claus Hansen, presidente del club in cui Eriksen ha tirato i propri primi calci, ha così parlato dell’allora giovane prospetto danese: «Immaginate che Roby Baggio non giochi mai: sareste scioccati, no? Ecco, per noi è lo stesso. Vedi Conte così passionale, poi Eriksen tanto tranquillo, timido, e pensi siano incompatibili. Invece no: il nostro ragazzo è educato, rispettoso, ma ha carattere. Corre, lotta più di quanto si pensi. È il giocatore che serve all’Inter per questo scudetto».

Ai microfoni della rosea anche Tonny Hermansen, allenatore che inserì Eriksen nella selezione giovanile regionale: «Col Middelfart giocava contro la squadra di mio figlio e lo batteva sempre. Una volta, il miracolo: vincevamo 4-0, poi lui si mise a giocare e finì 8-4. Quando ho potuto allenarlo, ho capito che sarebbe diventato il miglior danese dai tempi di Laudrup: all’Inter era solo questione di tempo, è perfetto da interno. Lo chiamavano al Chelsea, al Barça, al Milan… E quando tornava dai provini, i compagni lo tempestavano di domande: lui non si dava arie, in fondo era tutto normale. Può trasformarsi in qualcosa di simile a Pirlo».

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