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Milan Napoli, il Diavolo di Allegri è da tricolore. Napoli, la sconfitta fa male ma non ridimensiona. L’analisi di Salvione (CorSport)

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Milan Napoli, la sentenza di Salvione sul Corriere dello Sport: la squadra di Massimiliano Allegri è assolutamente da scudetto

La notte di San Siro ha certificato una verità inequivocabile: il Milan di Allegri è una seria candidata allo Scudetto. La vittoria sui campioni d’Italia, arrivata dopo un inizio di stagione difficile con la Cremonese ma seguita da quattro vittorie consecutive, alimenta il sogno rossonero. «Quando batti i campioni d’Italia nello scontro diretto non puoi più nasconderti», scrive Pasquale Salvione, sottolineando come il piano partita di Allegri sia stato «diabolico». Il vantaggio immediato ha permesso al Milan di adottare la strategia preferita dal tecnico: «Blocco basso, nessuno spazio concesso e ripartenze veloci». Con talenti come Pulisic, che in questo periodo «tutto quello che tocca trasforma in oro» e la capacità di resistere «l’ultima mezz’ora anche in inferiorità numerica», il Milan ha dimostrato uno spessore notevole. Il fattore coppe, con un impegno settimanale inferiore rispetto ad altre squadre, è un «vantaggio che Allegri alla lunga potrà sfruttare»


IL NAPOLI DI CONTE: DUE SCONFITTE IN UNDICI GIORNI, LA DIFESA UN REBUS


Dall’altra parte, Antonio Conte dovrà «trasformare in rabbia la mazzata». Due sconfitte in undici giorni, di cui la prima in campionato, sono difficili da digerire per il tecnico azzurro, soprattutto perché permettono a Milan e Roma di agganciare il primo posto. Le attenuanti non mancano, a partire da una «linea difensiva improvvisata (Di Lorenzo e Juan Jesus con gli esordienti Marianucci e Gutierrez)» che «non ha aiutato Conte nella strategia della partita». Un’imprecisione difensiva dopo soli tre minuti ha «aperto un’autostrada al Milan e cambiare completamente volto alla serata». La facilità con cui Pavlovic si è intrufolato nella difesa azzurra per il raddoppio «diventerà una clip che probabilmente Antonio farà rivedere in loop in sala video a Castel Volturno: inaccettabile per chi gioca a questi livelli».


REAZIONE DI PERSONALITÀ, MA UOMO IN PIÙ SPRECATO


Nonostante la sconfitta, il Napoli «non esce ridimensionato». La reazione al tremendo uno-due del Milan è stata «di grande personalità, di carattere, di una squadra che non molla mai». Seppur perdendo la partita, gli azzurri non hanno perso «le proprie certezze». Hanno chiuso con «19 tiri contro 6 (7 contro 3 nello specchio)», con il rammarico di non aver sfruttato «l’uomo in più nell’ultima parte». Conte ha tentato il tutto per tutto con carte offensive come Elmas, Lang e Neres, ma non sono riusciti a dare seguito al rigore di De Bruyne, la cui protesta al cambio è stata «una nota stonata»


INFORTUNI E TOUR DE FORCE: SFIDE FUTURE


Il Napoli ha ora due partite al Maradona prima della sosta: «Prima lo Sporting mercoledì in Champions e domenica il Genoa». Per riscattare la sconfitta di San Siro, sarà «fondamentale avere buone notizie dell’infermeria». Con mezza difesa fuori, «senza Buongiorno, Rrahmani, Olivera e Spinazzola è complicato anche gestire le rotazioni con il triplo impegno settimanale». La pausa di ottobre-novembre servirà a recuperare energie e giocatori in vista di un «vero e proprio tour de force: Sette partite in 22 giorni con Torino, Psv, Inter, Lecce, Como, Eintracht e Bologna rappresentano un ciclo di fuoco al quale bisogna arrivare nel miglior modo possibile».

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