Editoriali

Milan, l’oligarchia rossonera: quanti giocatori tagliati fuori

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Gli infortuni stanno divorando questo Milan, che da inizio stagione schiera sempre i soliti interpreti. Gli esclusi in rosa sono parecchi

Una prima parte di stagione singolare quella che il Milan sta vivendo. I risultati sportivi non sono infatti negativi: il quarto posto dista solo una lunghezza, ma ciò che preoccupa molto i tifosi rossoneri sono i parecchi infortuni che il Diavolo sta patendo ininterrottamente da settimane. Ad oggi gli indisponibili che stanno popolando l’infermeria di Milanello sono ben 8: Rodriguez, Calhanoglu, Caldara, Romagnoli, Biglia, Calabria, Musacchio e Bonaventura. Un numero eccessivamente elevato per poter attribuire tutte le responsabilità ad un’infame scherzo della fortuna.

SEMPRE GLI STESSI – La realtà dei fatti è che Gattuso, dall’inizio della stagione e anche prima, ha proposto sempre gli stessi interpreti in campo, concedendosi rarissimi ricambi. A giustificare la scelta del tecnico calabrese vi è sicuramente la scarsa gamma di alternative disponibili nell’attuale rosa del Milan, che oltre ai titolari può contare su poche, pochissime altre certezze. Certo è però che se proviamo a dare uno sguardo ai calciatori presenti in squadra nel club rossonero quest’anno, su qualche nome ci sentiamo legittimati a storcere il naso. Partiamo dalla difesa: il Milan ad oggi si ritrova con il solo Zapata a disposizione nel ruolo di centrale, con Musacchio, Caldara e Romagnoli fuori dai giochi. Escludendo l’ex Juventus, che soffre di un infortunio con origini più profonde e non ha ancora esordito in Campionato, sicuramente il colombiano poteva essere inserito nelle rotazioni fin da agosto, permettendo agli altri due di rifiatare e quindi evitare pericolosi sovraccarichi fisici.

QUANTI ESCLUSI A CENTROCAMPO – A centrocampo è stato evidente fin da subito che contare sempre sui soliti Kessie e Biglia, spremendoli fino all’ultimo, non sarebbe stata una mossa lungimirante. Ecco infatti che Biglia è costretto ad abbandonare i giochi per 4 mesi e Kessie spesso e volentieri soffre di acciacchi fisici. Dando uno sguardo alle alternative ancora non ci capacitiamo di come uno come Montolivo, che senza miracoli il suo l’ha sempre fatto, non sia mai stato preso in considerazione, soprattutto per far rifiatare il regista argentino dal fisico di cristallo. La lista però si amplia e comprende anche Bertolacci, anche lui finito nel dimenticatoio e Halilovic, divenuto un vero e proprio oggetto misterioso. La rotazione a centrocampo è totalmente mancata in questo avvio di stagione e questa è una sicura responsabilità che Gattuso deve prendersi.

In avanti le cose funzionano meglio e per ora, squalifiche a parte, i rossoneri possono beneficiare dei loro fenomeni, Higuain e Suso tra tutti. Qualche riserva ci sentiamo di prenderla sull’utilizzo di Calhanoglu, in evidente difficoltà atletica e tattica in questo avvio di stagione, e troppo spremuto anche lui dal tecnico calabrese, che al suo posto avrebbe potuto provare più spesso un mai deludente Castillejo.

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