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Calhanoglu rimasto per volontà di Gattuso: ora tocca a lui fare la differenza

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Il turco elogia il gruppo, l’attesa cresce e la squadra continua il lavoro a Milanello

L’attesa sta quasi per terminare, il derby è alle porte e la tensione con il passare delle ore aumenta sempre più. Una sfida decisiva per quella che potrà essere la zona Champions, obiettivo conclamato per entrambe le milanesi. Rossoneri per riconfermarsi e non interrompere il trend positivo di risultati utili consecutivi, nerazzurri per uscire immediatamente dalle critiche dopo l’eliminazione pesante in Europa. Un confronto aperto, una partita che di fatto non ha favoriti. 80mila persone sulle tribune a fare da cornice a uno spettacolo a cui raramente possiamo assistere. Esordio nel derby per i nuovi arrivati di gennaio, Paquetá e Piatek.

Un mercato che ha ridato la giusta motivazione verso l’obiettivo

Calhanoglu non ha dubbi, i due arrivati hanno talento e il gruppo ha fatto di tutto per accoglierli nei migliori dei modi: «L’arrivo di Piatek e Paquetá è stato molto importante, li abbiamo fatti inserire nel gruppo al meglio. Qua c’è un gruppo molto unito, come se fossimo una grande famiglia». Parole di grande coesione, in quello che pare davvero essere diventata una rosa, dove tutti cercano di essere utili alla causa finale e collettiva. Un girone dopo tutto è cambiato, il Milan che faticava a imporsi con lo spento Higuain, all’improvviso ha cambiato rotta e protagonisti. Il merito è sicuramente anche di Gattuso, spesso criticato per le scelte, ma sempre e comunque l’unico vero condottiero.

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