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Milan e Inter nuovamente in zona Champions: ecco cosa è cambiato

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Milan e Inter segnali di crescita testimoniati non soltanto dalla classifica: ecco quali solo le prospettive dei due club meneghini

La Gazzetta dello Sport questa mattina rilancia con uno speciale presente a pagina due le compagini meneghine tornate finalmente alla ribalta entrambe dopo annate poco fortunate alle spalle dell’ancora inarrivabile Juventus. Archiviate le stagioni di Thohir e Yonghong Li ora Milan e Inter sono pronte a lanciare la sfida al vertice magari già dalla prossima stagione: in questa rincorsa tuttavia – scrive la rosea – sono attualmente avanti i nerazzurri, merito del progetto avviato dal 2016 di Suning, rispetto al “nuovo Milan” entrato in scena solo sette mesi fa e su cui pende ancora il giudizio Uefa che (tra l’altro) non tiene ancora conto dei -126 milioni accumulati nell’ultima annata.

Nella scorsa stagione i fatturati delle due compagini sono leggermente differenti: l’Inter si stanzia al secondo posto, alle spalle della Juventus (411 milioni di cui 200 derivanti dai proventi televisivi, 61 dallo stadio e 126 dal commerciale) a quota 297; terzo posto per la Roma con  257 e quarta posizione per il Milan che nel 2018 ha chiuso con 220 milioni di ricavi (110 di diritti tv, 35 stadio, 62 commerciali e 13 di altri ricavi). Nonostante la terza posizione dei giallorossi, su cui pende un 2018 da semifinale di Champions League, per il Milan (così come per l’Inter) le prospettiva di crescita sono nettamente più alte visto il bacino di utenza, in Italia e nel mondo, nettamente più alto rispetto alle compagini del Bel Paese che non si chiamino Juventus.

Proprio dal punto di vista delle ambizioni Elliott rappresenta una vera e propria certezza per i tifosi del Milan: il fondo americano ha di recente rifiutato un offerta di 620 milioni dal tycoon ceco Daniel Kretinsky, confermando l’esistenza di un progetto di medio lungo termine (affidato alle sapienti mani di Gazidis) e che possa permettere al Milan di incrementare notevolmente il proprio giro d’affari e, conseguentemente, la propria valutazione per poi rivenderlo a circa 1,2 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’ambito più prettamente sportivo l’arrivo di Piatek e Paqueta è destinato, scrive la Gazzetta, a produrre effetti positivi a cascata anche valorizzando alcuni rossoneri in uscita come Calhanoglu, Rodriguez e Kessie. Inoltre il progetto di ringiovanimento della rosa è già partito con il piede giusto e ancora dovrà svilupparsi anche nelle prossime stagioni tra il lavoro di setaccio di giovani talenti portato avanti dal nuovo scout Moncada e i colpi (già da prima squadra) di Leonardo e Maldini: Saint-Maximin per citarne uno.

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