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Milan, c’è un problema con Fellaini: carta d’identità ed ingaggio non combaciano

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Fellaini rimane obbiettivo rossonero ma l’ingaggio del giocatore ad oggi risulta ancora proibitivo per le casse societarie

Dove non c’è il costo del cartellino c’è il problema dell’ingaggio. Portare a termine una trattativa per un grande giocatore è sempre un dispendio enorme, a maggior ragione quando la richiesta arriva in doppia cifra. Parliamo di Marouane Fellaini, come riporta il Corriere della Sera, il centrocampista belga, in scadenza di contratto il 30 giugno col Manchester United, punta sempre alto: 10 milioni di euro netti a stagione, la richiesta del giocatore classe 1987. Non poco per un giocatore di 31 anni. Un contratto triennale (per ipotesi) comporterebbe una spesa minima di 30 milioni di euro netti, con il giocatore che a 34 anni percepirebbe ancora la stessa somma, nonostante l’età nettamente avanzata. Calcoli e riflessioni necessarie in casa Milan, aldilà del nodo Uefa (imprescindibile) non è facile accettare una condizione del genere soprattutto nei confronti del resto della squadra, dove nessuno ancora arriva a quelle cifre. C’è poi da considerare la volontà del giocatore, l’Europa League non sarebbe un problema (già vinta con lo United nel 2017) a patto che il Milan ci arrivi, discorso affrontato molte volte in relazione alla sentenza del 19 di Giugno.

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