HANNO DETTO
Milan, Cassano parla dello Scudetto: «Vincere sarebbe un’impresa, ci sono almeno 3 squadre migliori»
Milan, l’ex calciatore ha parlato dei rossoneri e di Massimiliano Allegri dicendo la sua sulle possibilità di vittoria finale del campionato
L’ex fantasista Antonio Cassano è tornato a far sentire la sua voce, nel corso del consueto appuntamento con ‘Viva el Futbol’, analizzando le possibilità del Milan in ottica Scudetto. Rispondendo a un follower che ha definito un’eventuale vittoria rossonera come una vera e propria “impresa”, Cassano ha sostanzialmente confermato questa lettura, pur fornendo un’interpretazione particolare.
«Sicuramente sarebbe un’impresa, perché ci sono minimo 3 squadre più forti del Milan. Minimo», ha dichiarato senza mezzi termini, sottolineando il gap tecnico che, a suo avviso, separa i rossoneri da altre contendenti al titolo.
Tuttavia, Cassano ha voluto spostare il focus dal valore assoluto della rosa al concetto di identità di gioco, tirando in ballo paragoni storici. L’ex calciatore ha infatti sollevato un punto critico: «Ricordiamoci però, che anche chi vince i campionati non rimane nella storia per identità, per idea.»
Per illustrare il suo concetto, Cassano ha citato un esempio emblematico di trionfo inaspettato: il Leicester di Claudio Ranieri. «Guardiamo il Leicester di Ranieri. Ha vinto, non sanno neanche loro come l’hanno fatto. Rimangono negli annali come Leicester, però giocavano alla ‘Carlone’,» ha aggiunto. Con l’espressione “giocavano alla ‘Carlone'”, Cassano intende probabilmente riferirsi a un calcio pragmatico, meno basato su un’identità di gioco predefinita e spettacolare, richiamando un tipo di approccio associato al pragmatismo.
In sostanza, secondo l’analisi di Cassano, il Milan ha la possibilità concreta di trionfare, ma se dovesse farlo, si tratterebbe di un successo da iscrivere nella categoria delle imprese inattese, proprio come il Leicester. Un trionfo che andrebbe a premiare la determinazione e la concretezza, più che una superiorità schiacciante o un’identità di gioco rivoluzionaria. Il verdetto finale di Cassano è netto: se il Milan alzerà il trofeo, «sicuramente farebbe un’impresa».
