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Milan a…fondo: la clausola di Elliott che rovina due stagioni del Milan

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La nuova gestione di Elliott rischia di rovinare le prossime due stagioni del Milan. C’è una clasuola che porta i rossoneri all’inferno

Non è tutto oro quello che luccica. Nei giorni scorsi avevamo parlato del passaggio di proprietà da Li Yonghong ad Elliott come una possibilità di rilancio e non come una tragedia. Tuttavia, va precisato un aspetto. Nel contratto firmato lo scorso anno tra i cinesi e il fondo è stata inserita una clausola che danneggerà il Milan. La società di Singer tutelerà i propri interessi a tutti i costi. Vediamo però come.

FUTURO – In caso di vendita entro un anno dall’escussione del pegno Li riceverà l’eccedenza dalla cessione delle quote. Questa ipotesi, oltre che riportata da diversi media, è stata confermata lo scorso anno da Paolo Scaroni in un’intervista per QSVS. In termini pratici significa che se il Milan viene ceduto a Commisso o Ricketts per 500 milioni, 120 di questi spettano all’ormai ex presidente cinese. Così facendo Singer rientra solo dei capitali investiti senza ulteriori guadagni (fatta eccezione, chiaramente, per le decine di milioni di interessi maturati da aprile 2017). Diverso sarebbe il discorso se la vendita delle quote del Milan avvenisse tra un anno: in questo caso Li non avrebbe diritti e l’importo totale andrebbe interamente nelle mani del fondo americano.

FINANZA – Tutto lecito, tutte manovre di alta finanza. Ma in questo garbuglio di contratti e giochi di potere a rimetterci sarà il Milan. Gli americani di certo non faranno svalutare il club, ma non faranno nulla per la programmazione e il mercato. La stagione 2018/2019 verrà utilizzata come periodo di transizione: i risultati sportivi sono un aspetto secondario nella prossima gestione di Singer. Probabilmente non verranno fatte nè cessioni eccellenti nè grandi acquisti, Gattuso rimarrà sulla panchina al di là dei risultati. Rischiano Fassone e Mirabelli, ma gli eventuali nuovi arrivati avranno le mani legate e si comporteranno da traghettatori.

E POI?Commisso, che non è in ottimi rapporti con Singer, ha detto che Elliott sfrutterà il Milan e non ha progetti per sviluppare rosa e gestione societaria. Facciamo un paio di calcoli. Contando un anno a partire da oggi (clausola) ci ritroviamo a luglio 2019. Nel caso in cui ci sia un compratore disposto a rilevare il Milan ci vorrà un po’ di tempo affinchè tutte le pratiche vengano fatte. Nella migliore delle ipotesi, il nuovo presidente rossonero avrà pieno potere ad agosto 2019. Troppo tardi per programmare la stagione 2019/2020, troppo tardi per fare un buon mercato, troppo tardi per allestire una squadra e una struttura competitiva dalle prime giornate di campionato. E così, a meno di clamorose novità o fiumi di soldi dagli sceicchi, il Milan butterà due stagioni. Ma speriamo di sbagliarci.

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