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Milan a caccia del 9 titolare: e se la prima punta fosse Leao?

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Rafael Leao torna al centro delle discussioni sul futuro offensivo del Milan. Dopo l’infortunio al polpaccio rimediato contro il Bari ad agosto, l’attaccante portoghese ha saltato le prime due giornate di campionato contro Cremonese e Lecce. Il recupero procede senza intoppi e la prossima settimana si allenerà di nuovo in gruppo, con l’obiettivo di essere convocato per la sfida contro il Bologna. La sua presenza potrebbe rappresentare una svolta nella ricerca del centravanti titolare, ruolo che Massimiliano Allegri sta studiando con attenzione: una lacuna che il mercato estivo non è riuscito a colmare.

Leao sarà il “nuovo” numero 9?

Il Milan ha iniziato la stagione con la necessità di definire una gerarchia chiara in attacco. L’idea di Allegri è di collocare Leao come prima punta, soprattutto nel nuovo assetto tattico disegnato con il 3-5-2. In questo sistema, il portoghese potrebbe affiancare Christian Pulisic o il neoacquisto Christopher Nkunku: due profili utili per la mobilità e la capacità di dialogare nello stretto. Leao avrebbe così l’opportunità di agire più vicino alla porta, sfruttando la sua proverbiale velocità e la capacità di attaccare profondità, ma senza molti compiti difensivi.

Il nuovo ruolo di Leao potrebbe davvero fare la differenza. Per prima cosa, colmerebbe quel buco che il mercato non ha riempito e, nel caso dovesse funzionare, valorizzerebbe in modo ulteriore un talento da anni in attesa di sbocciare definitivamente. Questa soluzione potrebbe consentire al Milan di diventare competitivo per lo scudetto, e di salire nelle quote delle scommesse sul Campionato di Serie A, che si adatterebbero di conseguenza. Il tutto con l’incognita più grande: Leao è davvero pronto per ricoprire questo ruolo? Ci sono comunque altre soluzioni. Il tecnico toscano non esclude l’utilizzo del 4-3-2-1, con Leao ancora una volta nel ruolo di riferimento centrale, o come supporto laterale a Gimenez. 

Leao deve fare un salto di qualità

Il percorso di maturazione del portoghese rappresenta, come detto, un aspetto centrale. Nelle stagioni passate Leao ha alternato lampi di talento a momenti di forte discontinuità, alimentando molti dubbi sulla sua capacità di essere determinante nel lungo periodo. Allegri, affiancato da Zlatan Ibrahimovic nel ruolo di consigliere, ha lavorato molto sull’aspetto caratteriale del portoghese. Entrambi hanno suggerito al giocatore di ridurre la presenza sui social media e di concentrare tutte le energie sul campo. La risposta del portoghese sembra positiva: un atteggiamento più sobrio, una maggiore disponibilità al sacrificio e la sensazione di essere al centro del progetto del nuovo Milan.

L’allenatore vede in Leao delle qualità uniche per ricoprire la posizione di centravanti moderno, o “falso nueve”. La sua esplosività permette di attaccare le difese con una velocità fuori dal comune, e il fisico gli consente di reggere i duelli spalle alla porta. In fase di pressing, Allegri punta a rafforzarne la disciplina tattica: elemento indispensabile per garantire l’equilibrio in un modulo che richiede la partecipazione collettiva in entrambe le fasi. Anche se, va detto, a Leao verranno chiesti meno compiti difensivi rispetto al passato, ovvero quando giocava sulla fascia sinistra in tandem con Theo Hernandez.

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