Editoriali

Ludogorets-Milan 0-3: caro Milan, quanto sei cresciuto

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Successo netto e straordinariamente convincente per il Milan nell’andata dei sedicesimi di Finale di Europa League contro il Ludogorets, rossoneri che evidenziano una crescita esponenziale dovuta principalmente al cambio in panchina

Vittoria convincente e abbondante, soprattutto in vista del match di ritorno del 22 febbraio, quella ottenuta questa sera in Bielorussia dal Milan contro il Ludogorets. Inizio arrembante per i padroni di casa che grazie alla rapidità dei propri attaccanti ha dato qualche grattacapo alla difesa rossonera. QUI LA PRIMA NOVITÀ: raramente il Milan una volta travolto dalla manovra avversaria, per quanto modesta possa essere, è riuscito a ritrovare lucidità riassestandosi in campo e ribaltare il trend di gioco. Questa sera invece è accaduto, il Milan ha ritrovato la sua quadratura, ammortizzato l’entusiasmo iniziale del Ludogorets e affondato con il proprio marcatore più prolifico: Patrick Cutrone. Il centravanti milanista realizza la tredicesima rete in campionato confermandosi non soltanto come rapace d’area di altissima scuola ma anche e soprattutto come patrimonio potenzialmente incalcolabile per il Milan di oggi e domani.

Proprio dalla forza e grinta di Cutrone prende corpo anche la seconda rete rossonera: il numero 63 viene atterrato nettamente in area procurandosi così il rigore poi realizzato dal solito impeccabile (dal dischetto) Ricardo Rodriguez. Il raddoppio spegne la fantasia dei padroni di casa che, sopraffatti nel corpo e nello spirito, rinunciano fondamentalmente ad attaccare con la stessa audacia della prima frazione. Sul finale il capolavoro (ricordate le solite difficoltà nel chiudere le partite?) con Borini che servito, forse in modo fin troppo vanesio, da André Silva di tacco realizza la rete del definitivo tre a zero. Il Milan di Gattuso oltre ad avere un gioco improntato maggiormente sul collettivo rispetto al “Palla a Suso e pedalare” di Montella, oggi ha anche un anima propria fatta da grandi letture e spirito di sacrificio da parte di tutti. Un plauso dunque al Milan e al proprio timoniere perché una crescita così importante ce la si aspettava in pochi. 

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