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Leonardo: «Caso Bakayoko verrà gestito in silenzio. Prossimo calciomercato senza investimenti»

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Leonardo parla della questione Gattuso-Bakayoko ma anche dei futuri piani riguardanti l’allenatore e il calciomercato

Era attesa e c’è stata una risposta della società dopo quanto accaduto questa sera a poche ore dal duro scontro verbale Gattuso-Bakayoko. A metterci la faccia è Leonardo che torna sull’argomento però con i piedi di piombo: «Noi parliamo poco, noi crediamo che non possiamo essere ogni volta giudici di ogni situazione. Tante cose sono successe, ma tante cose sono state risolte all’interno da Gazidis, me, Maldini e con Gattuso. Tutti sono interventi interni che una società deve fare, senza dover trasformare in processi pubblici. Non vogliamo far vedere che siamo bravi, agiamo e abbiamo fatto tante cose perché questo è un gruppo da costruire. Qualcuno è arrivato da sei mesi, qualcuno da un anno, e chi è arrivato da più tempo è arrivato due anni fa. Una squadra non si fa così, normale che le esigenze del Milan siano alte ma la squadra sta rispondendo. I comportamenti di Bakayoko? Non vogliamo fare un processo pubblico. La società può anche sbagliare. Ha tante cose positive lui come ragazzo, ma se sbaglia paga come tutti. Sono situazioni chiarite, sanno quello che pensiamo perché il Milan non può essere toccato. Noi come uomini passiamo ma il Milan resta, va protetto come società perché ci sarà sempre. Quello che vorrei chiarire è che noi non è che non vediamo o non capiamo, siamo attenti a quello che dobbiamo fare».

LOTTA CHAMPIONS – «Questa squadra è partita all’improvviso il 20 luglio. Ora siamo quinti a tre punti dal quarto posto Champions, 4 dall’Inter terza, con tre partite da giocare. Essere quinti oggi è quasi positivo, anche se non possiamo negare che ci sono stati risultati non buoni dopo il derby che hanno lasciato segnali importanti. La squadra è stanca ma ha dimostrato una forza che pensa di non avere ma che ha. Abate e Zapata hanno dato l’anima, Mauri è stato buttato dentro e ha risposto. Abbiamo subito un gol, un’espulsione ma comunque abbiamo vinto».

SUL FUTURO DI GATTUSO – «Nessuno ha mai detto o pensato che non sarà l’allenatore, siamo sempre stati molto chiari con lui. La fatica arriva per tutti, anche quello che ha vissuto Rino non è facile: cambia la proprietà e cambiano idee, bisogna adattarsi. Sono stati momenti felici e meno felici ma vissuti come si doveva, ma ce lo aspettavamo. Gazidis è un CEO molto vicino a noi che ci dà serenità, ma è arrivato a novembre. E’ una squadra che ha fatto comunque tanti punti da gennaio a marzo, poi sono arrivati e i problemi e i casi Kessie-Biglia, Bakayoko ecc. Siamo stati molto chiari con loro, anche il caso di oggi è stato discusso e gestiremo all’interno senza pubblicizzare». 

CONSEGUENZE ALLA MANCATA CHAMPIONS – «Dobbiamo ancora sapere, ci arriverà una cosa più chiara rispetto all’Uefa. E’ vero che siamo in una situazione non semplice, dobbiamo attingere determinati parametri in davvero poco tempo. Però è una cosa che va trattata, dipende chiaramente se si è in Champions o meno ma non c’è una smobilitazione in atto. Sicuramente, però, non ci saranno grandi investimenti ed è una situazione che sarà chiarita. Abbiamo fatto investimenti a gennaio come Piatek e Paquetà, giocatori giovani che sarà la linea per il futuro perché il Milan ha bisogno di fare certi passi. E’ una cosa studiata nel tempo, la cosa sicura è che non ci saranno investimenti perché siamo bloccati per la prossima estate».

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