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Leao Milan, il dato sui gol a San Siro è clamorosamente negativo: non segna davanti ai propri tifosi da un’eternità

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Leao Milan, il dato sui gol a San Siro è clamorosamente negativo: non segna davanti ai propri tifosi da un’eternità. Le ultimissime notizie

Il ritorno al centro dell’attacco, forzato dall’emergenza infortuni che ha tolto a Massimiliano Allegri pezzi pregiati come Pulisic e Rabiot, rappresenta per Rafael Leao non solo un onere, ma anche una grandissima opportunità. Il numero 10 del Milan, spinto dalla fiducia di Igli Tare e dalla necessità di fare la differenza, ha una motivazione in più per spingere al massimo contro la Fiorentina.


La lunga astinenza e la spinta della Gazzetta

La ragione profonda di questa carica agonistica è svelata oggi da La Gazzetta dello Sport. Il quotidiano rosa evidenzia un dato statistico che sa di tabù: «In Serie A non segna a San Siro da quasi 17 mesi e vuole sbloccarsi». Una striscia negativa che l’attaccante portoghese è determinato a interrompere nella gara di domenica sera.

Far gol nel proprio stadio, sotto gli occhi del pubblico sold out che lo acclamerà e proprio nella gara in cui è chiamato a essere il leader, significherebbe tantissimo per Leao. Un gol non solo aiuterebbe il Milan a superare la crisi dettata dagli infortuni e a conquistare tre punti cruciali, ma rappresenterebbe anche la definitiva sblocco personale dopo la fastidiosa noia muscolare che lo aveva tenuto fermo.


Leader per necessità, goleador per riscatto

In assenza di titolari come Saelemaekers ed Estupiñán, e con il ballottaggio ancora aperto tra Santiago Gimenez e Christopher Nkunku per affiancarlo in attacco, è Leao l’uomo su cui convergono le speranze di Allegri. La sua leadership, emersa in questi giorni di vigilia, deve ora tradursi in fatti concreti e, soprattutto, in reti.

Spezzare l’astinenza casalinga sarebbe la più grande dimostrazione che il Milan può davvero contare su di lui come stella polare, superando l’ombra dell’infortunio e le difficoltà del momento. San Siro è pronto a incitarlo, in attesa di quel gol che chiuderebbe un capitolo di digiuno durato fin troppo a lungo per un talento della sua portata.

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