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Leao Milan, le critiche di Vernazza dopo la Coppa Italia. Le parole

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Leao Milan, le critiche di Vernazza dopo la Coppa Italia. Le parole. Segui gli aggiornamenti sui rossoneri

Un obiettivo stagionale è già svanito nel nulla. Il Milan saluta la Coppa Italia in maniera prematura e inaspettata a dicembre, nonostante avesse disputato tre gare nella competizione a causa di un piazzamento in campionato non ottimale l’anno precedente. Se l’anno scorso i rossoneri avevano sfiorato il trionfo perdendo la finale contro il Bologna, quest’anno l’uscita di scena immediata brucia, ma costringe il Diavolo a concentrare tutte le energie rimaste unicamente sul campionato e sull’imminente Supercoppa.

Leao Sotto la Lente d’Ingrandimento: La Visione di Vernazza

Di questa eliminazione e degli aspetti tattici correlati ne ha parlato a lungo il collega Sebastiano Vernazza sulle colonne della Gazzetta dello Sport, analizzando in particolare la prestazione altalenante della stella portoghese. Il mirino è puntato su Rafael Leão, l’esterno offensivo noto per la sua straordinaria tecnica e le accelerazioni fulminanti, ma spesso bersaglio di critiche feroci non appena la sua performance scende di tono.

Vernazza è categorico, citando un problema di continuità: “E qui tocca ribadire una volta di più come Leao in certi giorni si muova con una sufficienza irritante,” scrive il giornalista. La sua analisi si concentra sulla mancanza di ferocia negli ultimi metri, una caratteristica che impedisce al talento di Allegri – il nuovo allenatore toscano che ora dovrà gestirne il carattere – di diventare un attaccante di livello mondiale con costanza.

Il paragone tra le due recenti sfide contro la Lazio è lampante. Se sabato il gol decisivo di Leão aveva regalato i tre puntiin campionato a San Siro, ieri, il suo errore si è rivelato fatale per i destini in Coppa. “Ieri, contro la Lazio all’Olimpico, un errore di Leao ha tenuto viva la Lazio, e poiché il calcio ha una sua logica, Zaccagni poco dopo ha punito il Diavolo.” Una sequenza amara che evidenzia come il dettaglio e la concentrazione facciano la differenza ad alti livelli.

Il Nuovo Milan Poggia su Allegri e Tare

L’eliminazione, seppur dolorosa, potrebbe paradossalmente facilitare l’opera di ricostruzione in atto. La nuova strutturadirigenziale e tecnica, che vede Massimiliano Allegri come nuovo tecnico e Igli Tare, l’esperto dirigente albanese, nel ruolo di nuovo Direttore Sportivo (DS), avrà ora meno impegni da gestire, potendosi concentrare sul recupero psicologico della squadra e sul rafforzamento nel mercato di gennaio.

Il duo Allegri-Tare è chiamato a innalzare lo standard mentale dei giocatori, a partire proprio dai talenti più criticaticome Leão, per trasformare la sufficienza in ferocia agonistica e riportare i rossoneri a competere per i massimi traguardi in Italia e in Europa.

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