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Leao, quanto è dura la salita! Rafa al bivio: viaggio dentro il momento del portoghese. Sono tre i punti chiave. L’analisi

Milan News 24

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Leao è chiamato alla consacrazione definitiva con la maglia del Milan: stagione decisiva, viaggio dentro il momento del portoghese

La sosta delle Nazionali, tuttora in corso, è stata vissuta in casa Milan con al centro il delicato tema Leao. Il bubbone mediatico intorno al portoghese è scoppiato subito dopo la gara pareggiata dai rossoneri di Allegri per 0-0 sul campo della Juve, un risultato condizionato inevitabilmente non solo dall’errore di Pulisic dagli undici metri ma anche dalle due gigantesche occasioni fallite dal classe ’99.

Il tema, che rincorre ormai Leao da anni, è sempre lo stesso: a prescindere dai gol sbagliati, l’atteggiamento dell’ex Lille continua a non convincere. La domanda sorge dunque spontanea: cosa vuole fare Rafa da grande? Un quesito che si apre tre importanti chiavi di lettura. Ecco quali.

Leao e il nuovo ruolo: il portoghese può davvero fare il centravanti?

Il primo tema è quello relativo al ruolo di Leao. A dispetto delle 6 stagioni precedenti, sotto la gestione Allegri il portoghese dovrà agire nel ruolo di centravanti rispetto a quello tipico di esterno sinistro. Ma Leao ha le caratteristiche giuste per rubare il posto a Santiago Gimenez?

C’è da dire che il ruolo di centravanti pure non sarebbe una novità assoluta nella carriera di Leao visto che in Francia, al Lille, ha agito spesso da falso nove. Tuttavia Allegri, che deve comunque tenere conto dell’importanza di Pulisic all’interno dello schema tattico del Diavolo, chiede al portoghese momenti diversi e sincronizzati proprio con l’americano. Ad oggi è complicato sapere se Leao saprà adattarsi uscendo dalla sua usuale comfort zone. La sensazione è che dall’attitudine del calciatore passeranno gran parte delle chance di sbloccare tutte le sue potenzialità latenti.

Atteggiamento mentale e costanza di rendimento: basta pause all’interno della stessa partita?

Il secondo punto, forse quello più importante, è legato all’attitudine mentale del ragazzo. Allegri ha già intuito che la difficoltà più grande di Leao è quella di riuscire a stare mentalmente sul pezzo per tutti i 90 minuti e, prima ancora, per ogni allenamento settimanale nella preparazione della partita. Nulla contro la professionalità delle stella rossonera ma tanti dubbi sulla capacità di tenere la spina attaccata.

In una squadra che dopo pochi mesi è già a completa immagine e somiglianza del proprio allenatore, Leao dovrà entrare nella mentalità battagliera mostrata da Rabiot e compagni da Lecce in poi. Un atteggiamento diametralmente opposto a quello leggero e scanzonato che ha da sempre contraddistinto il calciatore ex Lille. Diventare un campione o restare nel guado? A Leao la risposta finale.

Stimoli e motivazioni: Leao ancora al centro del progetto rossonero?

L’ultima considerazione si intreccia con il mercato passato e futuro. Per la prima volta si ha la sensazione, ancora lontana ma abbastanza diffusa, che il Milan non dipenda più esclusivamente dalle giocate di Rafa. Stella sì ma non la più luminosa: una differenza che potrebbe incidere parecchio sul rendimento di un ragazzo che ha sempre “preteso” di essere coccolato per rendere al meglio.

Leao è ancora al centro del progetto del Diavolo? Stimoli, motivazioni e rapporti con Allegri faranno la differenza nel bene e nel male. Leao ha tutto per diventare un campione ma quanto è dura la salita, Rafa!

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