2014

La strana escalation di Diego Lopez

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Provate ora a chiamarlo bidone! Diego Lopez è stato accolto al suo arrivo a Milanello dagli addetti ai lavori e dagli stessi tifosi rossoneri come un fenomeno, sull’onda anche di quanto capitato un paio d’anni fa a Madrid con il collega Casillas, scavalcato nelle gerarchie della porta galactica, e con Mou che lo ha preferito allo storico numero 1 merengue, creando un finimondo di polemiche. Al Milan lo spagnolo non ha dovuto imporsi sui concorrenti della rosa in quel ruolo, essendo stato acquistato (altro parametro zero di Galliani) proprio per curare il mal di portiere che affliggeva la squadra da qualche tempo, più o meno da quando Abbiati ha subito il calo fisiologico dovuto all’età non più rosea.

Purtroppo però il momento della gloria dura il tempo dell’esordio a Parma, perchè al Tardini Lopez confeziona con la complicità di De Sciglio una comica autorete che fa riemergere nella tifoseria la diffidenza sul reale valore dell’ex Villareal. Nell’occasione Diego Lopez s’infortuna gravemente, e Inzaghi si vede costretto a ricorrere per gli impegni seguenti all’esperto Abbiati, così il confronto tra i due estremi difensori diviene inevitabile. Abbiati, va detto, dimostra ancora la sua vecchia e buona verve contro Verona e Fiorentina. Con il Palermo rientra Diego Lopez, e qui inizia a intravedersi la stoffa del campione, se è vero che il 33enne nega da solo a Dybala e soci la gioia di un successo a valanga sui meneghini. I match successivi e il derby sono le più recenti conferme. Al portiere spagnolo manca ancora una gara-apoteosi col Milan, ma di questo passo non sarà complicato giungervi. Intanto Lopez ha riconvertito i tifosi rossoneri.

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