Kean c’è in Milan Fiorentina? Pioli ha un favorito: a due giorni da match

Kean non è ancora sicuro di poter scendere in campo dal primo minuto in Milan Fiorentina, le ultime verso il match

La settima giornata di Serie A si apre con un grosso punto interrogativo sulle formazioni di Milan e Fiorentina, entrambe alle prese con defezioni importanti emerse dalla pausa Nazionali. In casa Viola, la preoccupazione maggiore è per Moise Kean, il prolifico attaccante della Nazionale italiana, reduce da un infortunio alla caviglia destra rimediato nel match contro l’Estonia.

Sebbene i primi esami strumentali abbiano fortunatamente escluso lesioni di grave entità, l’evento distorsivo rende la sua presenza a San Siro contro i rossoneri in forte dubbio. Stefano Pioli, il 59enne allenatore parmense tornato sulla panchina gigliata per risollevare la squadra dalla crisi di risultati, attende con ansia il verdetto definitivo sul suo attaccante principe. Un eventuale forfait di Kean rappresenterebbe un duro colpo, specialmente considerando l’urgenza di punti per la Fiorentina, ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato.

🟣 L’Opzione Roberto Piccoli per l’Assalto al Diavolo

Con l’ombra di Kean che si allunga sull’infermeria, la Fiorentina è costretta a rivedere i piani tattici in attacco. Secondo le ultime indiscrezioni, il favorito per affiancare l’islandese Albert Guðmundsson nel reparto offensivo è Roberto Piccoli. Il giovane attaccante bergamasco, noto per la sua stazza fisica e il fiuto del gol, è il candidato principale per guidare l’attacco della Viola contro il Diavolo, come riportato anche dalla stampa nazionale.

Per il tecnico Pioli, schierare Piccoli significherebbe affidarsi a un terminale offensivo meno appariscente ma potenzialmente efficace nel lavoro sporco e negli spazi stretti della difesa milanista. Sarà un banco di prova cruciale per il centravanti, chiamato a dare una scossa decisiva in un momento di estrema difficoltà per la sua squadra.

Anche Allegri in Emergenza: Le Assenze Pesanti del Milan

I problemi di formazione, tuttavia, non riguardano solo il fronte gigliato. Anche Massimiliano Allegri, il carismatico tecnico livornese dei rossoneri, deve fare i conti con un’infermeria affollata. Il Milan rischia di dover rinunciare a pedine fondamentali. Il centrocampista francese Adrien Rabiot (che ha riportato una lesione al soleo), l’esterno offensivo Christian Pulisic e il difensore Estupiñán sono tutti in bilico o indisponibili.

L’emergenza costringe Allegri a ridisegnare l’assetto, probabilmente confermando l’ormai consolidato modulo 3-5-2 e puntando sulla freschezza di giocatori meno utilizzati per compensare le assenze dei titolarissimi. La sfida di San Siro si preannuncia quindi come una vera e propria guerra di nervi, dove la gestione degli infortuni e delle alternative in panchina potrebbe fare la differenza.