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Kalinic è un peso per questo Milan: e a gennaio non può essere ceduto

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L’attaccante croato Nikola Kalinic continua a deludere, sia per le prestazioni che per l’atteggiamento in campo. Ultima tappa del tour negativo Verona

L’attaccante è forse il ruolo più difficile da valutare, soprattutto quando le cose vanno male. Da inizio stagione, però, ci si aspettava un passo in avanti da Bacca a Kalinic ma la situazione è forse peggiorata. Sono solo tre i gol messi a segno dal centravanti croato ex Fiorentina che anche ieri contro il Verona ha faticato a rendersi pericoloso e, nell’unica vera chance ad inizio ripresa, ha sciabattato un tiro dal limite.

A GENNAIO NON PUO’ ESSERE CEDUTO – Kalinic, in questo Milan, è un peso così come lo era Bacca, bersagliato ancor di più dai tifosi per il suo scarso approccio al sacrificio e ai battibecchi continui con Montella al momento delle sostituzioni. Nikola, finora, non sembra esserne da meno, l’esempio più lampante ieri: minuto 57′, Montella decide di richiamarlo per inserire André Silva e Kalinic, con il Milan sotto 2-0, decide di uscire camminando dal campo, manifestando il suo disappunto proprio come contro il Torino quando i tifosi di San Siro, esasperati dai continui errori sotto porta del croato, lo hanno attaccato. Certo, non può essere Kalinic il capro espiatorio di tutti i mali della squadra, anche perché il suo ‘demerito’ è stato quello di essere pagato 25 milioni di euro, di cui 5 subito per il prestito e 20 a giugno per il riscatto. Proprio la modalità di pagamento impedisce al Milan di ‘liberarsene’.

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