Tifosi juventini cantano inno italiano durante lettura diario Anna Frank

Allo Juventus Stadium alcuni tifosi, con le spalle verso il campo, hanno intonato l’inno italiano mentre veniva letto il diario di Anna Frank

Non si placano le polemiche in seguito agli atteggiamenti antisemiti negli stadi italiani. L’ultimo caso riguarda i tifosi juventini nell’ultima partita tra i bianconeri e la Spal allo Juventus Stadium.

ANCORA UNA VOLTA – Come noto, dopo gli incresciosi fatti dell’Olimpico, la Lega Calcio aveva deciso di sensibilizzare il pubblico sulla questione olocausto. In tutti gli stadi nel turno infrasettimanale si è osservato un minuto di silenzio ed è stato un letto un passo del diario di Anna Frank. La risposta è stata più che positiva ma ciò che è successo allo Juventus Stadium rimane una grave macchia.

JUVENTINI – Durante il minuto di silenzio una frangia di tifosi juventini ha voltato le spalle al campo intonando l’inno d’Italia. Un gesto sprezzante finalizzato a screditare l’importanza del momento di ricordo. Parte del pubblico bianconero non è estraneo ad episodi di razzismo, seppur sotto diverse sfaccettature. Una multa era stata inflitta alla società in occasione della sfida contro il Napoli dello scorso febbraio nella quale ai cori discriminatori rivolti ai partenopei si erano aggiunti gli ululati verso Koulibaly.

COMUNICATO – I Viking Juventus 1986, gruppo della curva juventina, ha voluto esprimere la propria solidarietà ai laziali che avevano diffuso gli autoadesivi lesivi della memoria di Anna Frank. Con un comunicato ufficiale i presunti tifosi hanno rifiutato l’etichetta di «fascista per un inno d’Italia cantato con la mano sul cuore, o razzista quando a un giocatore NON africano si dedica un “buuu” per un gesto antisportivo, o “discriminatrice territoriale” per un coro contro i napoletani, o addirittura antisemita per una 20ina di adesivi che circolano da anni in ambedue le tifoserie romane!» Vedremo se la Lega Calcio e chi di dovere prenderà ulteriori provvedimenti a riguardo nei prossimi giorni.