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Infortunio Saelemaekers, fissata la tabella di rientro? Il belga punta quella partita, Allegri incrocia le dita. Tempistiche e dettagli

Milan News 24

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Infortunio Saelemaekers, già partito il conto alla rovescia per il rientro dell’esterno belga: obiettivo Roma o Parma. Le ultime

Non arrivano buone notizie sul fronte infortuni per il Milan e per il tecnico Massimiliano Allegri, in particolare per quanto riguarda l’esterno belga Alexis Saelemaekers. L’infortunio muscolare al flessore, confermato dagli esami strumentali effettuati nei giorni scorsi, si è rivelato una vera e propria lesione, un termine che purtroppo esclude categoricamente l’ipotesi di un rientro in tempi brevi.

Secondo quanto riportato da Gazzetta.it, Saelemaekers dovrà sottoporsi a ulteriori controlli medici tra una settimana per valutare con maggiore precisione il grado di guarigione e stilare un timing di recupero più preciso. Tuttavia, il fatto che si tratti di lesione rende di fatto impossibile vederlo in campo nella ripresa del campionato contro la Fiorentina e, con ogni probabilità, anche nella successiva sfida casalinga contro il Pisa.

Infortunio Saelemaekers, l’ipotesi di rientro: Roma o Parma

La speranza del clan milanista e del giocatore stesso è quella di accorciare i tempi, ma le tempistiche realistiche lo collocano non prima di novembre. Gazzetta.it indica che «un’ipotesi di rientro lo potrebbe collocare tra Roma (2 novembre) e Parma (8 novembre)».

Questo significa che Saelemaekers sarà costretto a saltare un ciclo di partite cruciali, lasciando un vuoto tattico importante sulla fascia destra, soprattutto in considerazione della sua duttilità e dell’instancabile corsa. Il tecnico Allegri dovrà fare a meno del belga per almeno tre impegni:

  1. Fiorentina (casa, domenica 19 ottobre)
  2. Pisa (casa, venerdì 24 ottobre)
  3. Atalanta (trasferta, martedì 28 ottobre)

In particolare, l’assenza contro l’Atalanta e la Roma, due big match che definiranno la posizione del Milan in classifica, rappresentano la perdita più significativa. Solo dopo il prossimo esame, tra circa sette giorni, «se ne capirà di più», ma la cautela è d’obbligo per evitare ricadute che allungherebbero ulteriormente la sua assenza.

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