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Il Milan cerca un difensore last minute ma in realtà serve un vice-Ibra

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Ultimo giorno di calciomercato, il Milan stringe per prendere un centrale difensivo ma dove c’è una vera carenza è in attacco

Dopo l’arrivo di Diogo Dalot in prestito dal Manchester United, in queste ultime ore di calciomercato, il Milan si sta focalizzando sull’acquisto di un difensore centrale per ampliare il ‘parco’ a disposizione di Stefano Pioli; una scelta saggia considerando che da inizio stagione hanno giocato sempre e soltanto Kjaer e Gabbia senza possibilità di rifiatare neanche un minuto.

Quello che però balza all’occhio è che, attualmente, il Milan ha in rosa ben 4 centrali, potenzialmente 5; oltre ai già citati, ci sono anche RomagnoliMusacchio e volendo anche Duarte. Tre giocatori infortunati di lungo corso ma ugualmente facenti parte della rosa. Dove invece la rosa a disposizione di Stefano Pioli risulta carente è in attacco; non tanto nei trequartisti dove vi è parecchia abbondanza ma nel ruolo di prima punta; manca un vice Ibrahimovic. Vero, anche lo svedese è fuori per problematiche legate al Covid-19 ma in ogni caso, a 39 anni, appare improbabile che possa giocarle tutte anche una volta negativizzatosi.

E se c’è una cosa che l’assenza dello svedese ha mostrato in maniera inequivocabile, è che questa squadra non è in grado di produrre un gioco se davanti non ha un riferimento di peso; si è testato il giovane Colombo ma è ancora acerbo e non può essere lui a ricoprire quel ruolo; si è provato con Rebic ma il croato adora partire da sinistra e non si trova a suo agio da prima punta. Nel secondo tempo di ieri si è tentato con Leao ma anche lui, al netto della doppietta, non ha le caratteristiche fisiche per fungere da riferimento offensivo. In Portogallo Pioli ha addirittura testato Daniel Maldini da ‘falso nueve’, impresa miseramente fallita. Il punto è che probabilmente ci si lascia illudere dal fatto che, senza Ibrahimovic, il Milan ha comunque segnato 10 gol in quattro partite ma questa è solo una magra illusione; è l’armonia del gioco a mancare. Sia quando si sta subendo la pressione avversaria (vedi Bodø/Glimt, ndr), in cui non si è riusciti a tenere la palla sopra per far rifiatare la difesa, sia per quel che riguarda generare pericoli contro una difesa schierata (vedi i primi tempi con Crotone e Spezia o l’intera partita con il Rio Ave, ndr). Per come è stata strutturata questa squadra, quel tipo di centravanti è fondamentale per lo sviluppo del gioco e, il fatto di non aver ancora trovato un’alternativa ad Ibra, a lungo andare potrebbe rivelarsi un ‘buco’ nello scacchiere tattico a disposizione del tecnico. Speriamo di sbagliarci ma i primi responsi del campo questo lasciano intendere…

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