2014

Il Milan affronta l’Hellas nella “fatal Verona”

Pubblicato

su

E’ ormai prossimo il ritorno in campo del Milan, dopo la sosta per le qualificazioni delle Nazionali a Euro 2016. In vista dell’insidiosa trasferta pomeridiana in programma quest’oggi contro l’Hellas Verona, e con il recupero in extremis di Jeremy Menez, l’allenatore rossonero Filippo Inzaghi ritrova l’abbondanza nelle scelte dei possibili interpreti ai quali affidarsi per il match che prenderà il via alle 15:00 allo Stadio “Bentegodi”.

Sul fronte dei precedenti le trasferte al Bentegodi si segnalano storicamente indigeste al Diavolo: i 29 trascorsi tra i due club parlano infatti di 8 successi degli ospiti, a fronte di 9 trionfi gialloblù e di 12 pareggi. A Verona le formazioni rossonere del passato hanno in alcuni casi subito dei veri drammi sportivi, cadute dolorose poco prima del traguardo, che sono valse il fallimento di intere stagioni. Si ricordano in proposito i due scudetti persi all’ultima giornata, nel ’73 e nel ’90, come rimarcato dal patron Silvio Berlusconi nella sempre più consueta visita settimanale al centro sportivo di Milanello. Scontro inedito invece sulle panchine, complici una sola stagione di A all’attivo per il tecnico del Verona Mandorlini, e l’ancor breve carriera da allenatore di Inzaghi. Quest’ultimo è anche un ex di megalusso della sfida, protagonista di un’annata memorabile nel ’93-’94, quando nella squadra guidata da un giovane Bortolo Mutti giunse a realizzare 13 reti, scrivendo cosi la prima pagina del mito di SuperPippo giocatore.

Al di là dei numeri pregressi dell’incontro, il Milan dovrà mantenere elevato il livello della concentrazione, onde evitare di incorrere nelle solite e arcinote amnesie difensive, testimoniate dalle nove reti incassate nei primi sei turni, ma anche per la cifra tecnica comunque consistente dell’avversario, attualmente sesto in graduatoria con gli stessi punti del Milan (11), ma alle spalle dei rossoneri per peggiore differenza reti.

Nell’attacco del Verona osservato speciale sarà un certo Luca Toni, 37 anni, che un anno fa proprio contro il Milan aveva inaugurato con una fantastica doppietta di testa il ritorno dell’Hellas nella massima serie dopo 11 anni, consegnando la vittoria agli scaligeri. L’ex tra le altre di Fiorentina, Bayern e Juventus, in una recente intervista pubblicata dal Corriere della Sera ha parlato dei suoi obiettivi nell’immediato e di un suo possibile futuro da dirigente, ma si è soffermato altresì sull’ottimo rapporto personale con Inzaghi, con cui ha condiviso la partecipazione e il trionfo da protagonista nella Coppa del Mondo del 2006. In previsione dell’incontro, Inzaghi non lo scordi.

Exit mobile version