2015

Il 3-5-2 di Conte al Milan

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Le voci di un possibile approdo in rossonero di Antonio Conte, sono sempre più insistenti. Nella corsa a tre con Sarri e Mihajlovic, il tecnico di Lecce è il più apprezzato dalla dirigenza e dai tifosi. Ma se questi rumors, come nelle migliori favole, dovessero tramutarsi in realtà, come lavorerebbe l’attuale ct dell’Italia?

Il modulo: Il 3-5-2 è cavallo di battaglia. In voga negli anni settanta come evoluzione del “catenaccio italiano”, Antonio Conte, per esigenze di rosa, dovette riportarlo in auge una volta seduto sulla panchina della Juventus. Nel suo caso, possiamo definire questo modulo uno sviluppo del 4-2-4 degli anni di Siena, troppo spregiudicato per una big. Per quanto si è visto a Torino, sono necessari un “regista” in difesa capace di lanciare gli attaccanti, ed un regista sulla mediana capace di dettare i ritmi. Fondamentali, inoltre, due esterni dai “polmoni d’acciaio”, in grado di “arare” le fasce con costante lucidità mentale.

Con la rosa del Milan: Difficile adattare questo modulo alla formazione rossonera. Con l’attuale rosa, il capitolo portieri è archiviato con Diego Lopez. Difesa a tre con Mexes, Paletta e Rami, con Bocchetti pronto a subentrare. Fuori dai giochi Alex, fisicamente inadatto a questo sistema. A centrocampo scelta obbligata sulle fasce con Antonelli e Abate, mentre il trio centrale sarebbe composto da Montolivo, De Jong e Bonaventura.Il primo nelle vesti di regista, il secondo a protezione del primo e l’ex atalantino pronto agli inserimenti. In attacco il duo Menez-Destro: la classica boa intorno alla quale potrebbe esprimersi l’estro del francese.

Ovviamente, nel caso di approdo in rossonero, il mercato estivo sarebbe svolto in funzione delle richieste dell’allenatore. Una cosa è certa, a prescindere dai risultati, undici leoni correrebbero dal primo al novantacinquesimo minuto. Umiltà e carattere, gli unici requisiti richiesti.

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