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Ibra, quel passaggio in moto raccontato da chi lo ha accompagnato

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Ibra, quel passaggio in moto raccontato da chi lo ha accompagnato, tra conferme, ironia e la grande emozione del momento inaspettato

Ibra, quel passaggio in moto raccontato a Radio Monte Carlo da chi lo ha accompagnato, tra conferme, ironia e la grande emozione del momento inaspettato.

COSA È SUCCESSO- «È successo che ieri c’era un traffico impressionante e allora io nel pomeriggio ho deciso di uscire in moto. Stavo tornando a casa a Borgio Verezzi e, fermo nel traffico, vedo questo van nero con due persone a bordo e vedo che uno sembrava Ibrahimovic. Ho pensato: “Ma questo è Ibra”. L’autista abbassa il finestrino e dice: “Ibra chiede se lo porti a Sanremo”. Sì certo ti porto, non c’è problema. Avevo un casco sotto la sella, ho chiamato mia moglie e le ho detto: “Sto accompagnando Ibra a Sanremo” e lei non mi ha creduto. Io sono anche milanista. Ibra voleva guidare lui, però io gli ho detto “No no Ibra, guido io”».

TUTTO VERO- «Quello che ha detto lui in televisione è vero: io sono un motociclista della domenica, non avevo mai preso l’autostrada in moto e la fortuna è che siamo andati ad Albenga a prendere l’autostrada verso Sanremo e c’erano pochissime auto e tutto sommato è stata una cosa piuttosto semplice. Ibra è stato carinissimo, è una persona squisita. Mi ha chiesto come posso ringraziarti, mi ha detto che mi manderà la maglia».

DI CORSA- «Non sono neanche riuscito a fare una foto perché quando siamo arrivati lui era di corsissima, è sceso dalla moto ed è entrato all’Ariston. Mia moglie alla fine mi ha creduto, il matrimonio è salvo».

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