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Gattuso a DAZN: «Devo capire cosa la dirigenza pensa di me. Ho passato 18 mesi infernali»

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Gennaro Gattuso ha parlato al termine della gara vinta contro la Spal che non è però valsa ai rossoneri la Champions

Gattuso a fine gara ha parlato dopo la vittoria ininfluente sulla Spal di questa sera: «Ho ringraziato la squadra per quello che mi ha dato, l’hanno fatto anche i dirigenti. 68 punti sono il segnale di un buon lavoro fatto. Siamo una squadra giovane e con tanti margini di miglioramento, abbiamo fatto un buon lavoro anche io e lo staff ma i meriti vanno soprattutto a loro. Gli allenatori sono giudicati dalla società, io dirò quello che penso e credo che come ho fatto i complimenti alla squadra devo farli anche al mio staff. Abbiamo commesso qualche errore anche noi ma di tecnici che sbagliano niente non ne conosco».

I PROBLEMI – «Io penso che con tutte le problematiche che abbiamo avuto si è fatto un buon lavoro. Il rammarico più grande e non aver mai espresso una grande fluidità di gioco ma credo che il lavoro sia stato buono. Ma non sono io quello che deve farsi i complimenti da solo, devo ascoltare chi mi giudica e capire cosa la società pensa di me». 

IL FUTURO – «Quando si subiscono dei gol non è mai solo colpa della difesa, tante volte se si prendono reti la responsabilità va anche addossata ai centrocampisti. Sono contento della crescita di certi giocatori e non sono d’accordo con le critiche sentite. Questa squadre deve migliorare sicuramente perché la solita Juventus, Napoli e Inter ricominciano da una base solida. Non so chi sarà in grado di replicare 68 punti». 

STRESS – «Nei confronti di questo club sento tante responsabilità. In questi 18 mesi ho dormito poco, mentalmente sono a pezzi perché non riesco a staccare mentalmente dal Milan che mi ha dato tanto e mi ha reso ciò che sono. Abbiamo sbagliato quando dopo il derby abbiamo perso per strada la nostra anima, non è un caso che in quelle sette partite successive abbiamo fatto solo 5 punti». 

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