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Gattuso: «Baka ci ha messo troppo a scaldarsi, parlerò con chi di dovere…»

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Gennaro Gattuso, al termine della partita, analizza il caso Bakayoko e la prestazione del Milan contro il Bologna

Il Milan doveva portare a casa i tre punti e lo ha fatto, non senza però i soliti problemi. Discontinuità nel corso del match, nervosismo e sofferenza nel finale. Con la vittoria i rossoneri continuano a sperare per la Champions League, a tre punti di distanza dall’Atalanta. Gennaro Gattuso, intervistato da Sky Sport al termine di Milan-Bologna, ha commentato così la prova del suo Milan:

«Tre punti importanti perché stamattina eravamo sesti e oggi siamo a tre punti dalla Champions. Veniamo da un momento difficile, non brillante, oggi sapevamo che c’era da soffrire. Scorsa settimana ho preso una decisione dura, quella del ritiro. Volevo vedere la stessa cattiveria nei miei giocatori con cui mi guardavano in allenamento questa settimana. I tre punti? A volte meglio fare le cose facili e siamo contenti del risultato che è arrivato».

Su José Mauri: «I problemi ce li vediamo nel nostro spogliatoio. Baka ci ha messo troppo a scaldarsi e ho deciso per José. Ho 27 giocatori, vestiamo una maglia gloriosa. Lui ci ha messo 7-8 minuti. L’importante è che finisca tutto qui, poi parlerò con chi di dovere prima degli allenamenti. Io ho rispetto dei miei giocatori e li metto in condizione di esprimersi al massimo».

Sugli insulti di Bakayoko: «Possono dirmi di tutto  l’importante è che ci sia rispetto nel mio spogliatoio. Abbiamo la priorità di scendere in campo e dare il massimo, con ancora nove punti a disposizione. A fine stagione daremo i voti, come a scuola, vedremo chi si è comportato bene e chi male. Nel mio spogliatoio voglio parlare con chi voglio io, con la lingua che so io e che non posso pronunciare di fronte alle telecamere».

Sull’espulsione di Paquetà: «Il rosso mi infastidisce, ma è la gioventù. Non si è accordo nemmeno di aver messo le mani di fronte all’arbitro, purtroppo ci sta. Mi dà fastidio tutto ciò, dobbiamo migliorare anche questo aspetto».

Sulla prestazione: «A tratti la mia squadra ha dimostrato di giocare un buon calcio. Ci vuole passione, il fuoco dentro, la voglia di mettersi a disposizione. Sennò meglio andare a giocare al parco con amici. Io giocavo con campioni, restavo a Milanello fino a tardi e sono migliorato. Per un po’ di tempo stiamo parlando di troppe cose: la prestazione negativa con la Lazio, la stanchezza. Si deve pensare al campo e basta».

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